I benefici dei succhi vivi (e un occhio anche agli svantaggi e alle dicerie in merito!)

È risaputo: i bambini solitamente odiano mangiare la frutta e la verdura!

Un valido aiuto per le mamme potrebbe essere l’estrattore di succo, che consente di fornire tutti i nutrienti di questi preziosi alimenti in una forma più congeniale ai piccoli, e di addolcire i sapori acidi o amari di alcuni di essi grazie all’aggiunta di un paio di frutti particolarmente zuccherini.

I benefici dei succhi vivi si palesano in un miglioramento generale dell’organismo grazie alle proprietà nutritive di frutta e verdura: il fruttosio, che si trasforma in energia di lunga durata (pur se è necessario evitare gli eccessi), le vitamine e i minerali, indispensabili per il metabolismo energetico.

Tuttavia a godere dei succhi vivi non sono solo i bambini, ma pure le loro mamme: basti pensare che gli estratti migliorano la salute e la bellezza della pelle, grazie all’esperidina, contenuta nelle membrane cellulari degli agrumi, che riduce la presenza di macchie, protegge dai raggi solari e dai danni che induce, e preserva l’elasticità; alla quercetina, presente nelle mele, nei frutti di bosco, nel pompelmo e nell’uva, che esercita una funzione antiossidante e antinfiammatoria; alla vitamina A; e alla vitamina C10.

I succhi vivi sono altresì essenziali per gli sportivi, che necessitano di ritemprarsi con vitamine e minerali, durante o dopo l’impegno in palestra.

Inoltre possono essere ricompresi nella dieta di quelle persone che per problemi di salute, magari sottoposte ad intervento chirurgico a carico dell’intestino o del colon, per un certo periodo necessitano di diminuire il consumo di fibre: tra i benefici dei succhi vi è infatti la leggerezza (si caratterizzano per un’elevata presenza di acqua) e la quasi totale assenza di fibre (che in altri casi, come specificheremo in seguito, può leggersi come uno svantaggio o un difetto degli estratti).

Ancora, i succhi a base di carotene prodotti dagli estrattori forniscono maggiori quantità della sostanza nutritiva suddetta sia rispetto agli integratori che agli alimenti solidi, dal momento che la spremitura rompe le membrane cellulari, liberando il carotene e facilitandone l’assorbimento.

A dispetto però di tutti, è bene tenere presente una serie di aspetti: essi migliorano la qualità nutrizionale, ma non assolvono all’intera richiesta energetica giornaliera, che va integrata anche con proteine e grassi sani.

Chi si appresta ad una dieta ipocalorica sappia che non rientra tra i benefici dei succhi il dispendio energetico (all’incirca 200 calorie) che il nostro organismo impiega nei processi di masticazione e digestione, che ovviamente non si attivano in caso di dieta prettamente liquida. Così come è doveroso ricordare che la masticazione lenta determina il senso di sazietà, che sarà ovviamente minore semplicemente bevendo. Ragion per cui, gli estratti devono essere considerati un’integrazione alla dieta solida, non una sua sostituzione.

Inoltre, come accennato innanzi, gli estratti sono estremamente poveri in fibre, fondamentali per l’apparato digestivo e per la flora batterica intestinale, per il sistema immunitario e per l’assorbimento del calcio.

Tuttavia è possibile ovviare alla mancanza di fibra reimpiegando gli scarti: ad esempio, cosa ne direste di preparare uno sformato utilizzando due bicchieri di avanzo di centrifugato di verdure? Unitela alla cipolla che avrete dorato con un cucchiaio di olio extravergine, e fate saltare per circa 5 minuti, aggiustando di sale e pepe. Una volta tiepido, aggiungete le patate bollite, pelate e schiacciate, le uova, qualche cucchiaio di formaggio grattugiato e la noce moscata. Stendete il composto su un disco di pasta brisé di circa 20 cm, e dopo 30 minuti di cottura in forno a 180° non vi resterà che servire: e buon appetito!

Differenza tra estrattore e centrifuga

È vero che ci si vi vuole garantire tutti i benefici dei succhi vivi, ma perché, si chiederanno molti di voi, spendere fior fiori di quattrini –alcuni estrattori di succo professionali arrivano a costare anche oltre i 1500 euro, quando si potrebbe comprare, per molto meno, una centrifuga (che, per quanto di buona qualità, raramente supera i 100 euro)?

Dopo tutto, penseranno i più, ci potrà mai essere una differenza tra estrattore e centrifuga tale da giustificare questa consistente differenza di investimento economico?

In realtà sì!

La differenza tra estrattore e centrifuga è innanzitutto componentistica: mentre infatti la seconda è dotata di una lama sottile circolare, l’estrattore possiede una coclea (una vite senza fine), per cui mentre la centrifuga lavorando ad elevatissime velocità tritura gli alimenti, setaccia la poltiglia, e ne filtra il succo, l’estrattore “mastica” frutta e verdura e la spreme.

Da questa prima differenza tra estrattore e centrifuga ne derivano altre: mentre la centrifuga effettua tra i 6.000 e i 18.000 giri al minuto, l’estrattore meno di 100, e questo a sua volta determina per la prima una produzione di calore che distrugge parte degli enzimi e delle sostanze nutrienti, e una lavorazione “a freddo” per il secondo, che preserva le proprietà degli alimenti.

Inoltre, con gli estrattori è possibile ottenere fino al 20% in più di prodotto che con le centrifughe, e questo risultato è determinato da un’ulteriore differenza tra estrattore e centrifuga: il primo produce pochi scarti e molto secchi (quindi estrae molto succo), mentre la centrifuga fornisce più avanzi e più umidi (contenenti ancora del succo).

Altra differenza tra estrattore e centrifuga è che col primo è possibile anche utilizzare erbe e verdura a foglia, che si sconsiglia invece di centrifugare, perché contenenti poco succo, pur essendo ricche di importanti sostanze nutritive.

Ricette di estratti di frutta

È bene ricordare che la frutta è un alimento zuccherino, il cui consumo va quindi moderato (non solo per le persone affette da sovrappeso, ma anche per quelle che soffrono di diabete diagnosticato o che presentano casi di familiarità).

E tuttavia, anche in questi casi si potrà godere dei benefici dei succhi vivi: basterà privilegiare gli estratti a base di verdure e ricette di estratti di frutta a basso contenuto di zuccheri, come limone e lime, lamponi, more, mirtilli e ribes.