Milano. Intervento del Comune per coloro che hanno perso o rischiano di perdere la casa

Palazzo Marino punta ad aiutare i milanesi in difficoltà o in situazione di emergenza abitativa, che hanno già perso o rischiano di perdere l’abitazione in cui vivono.

Alloggi o anche singole stanze

Il Comune cerca condomini, alberghi o fabbricati residenziali, per locazione transitoria per un periodo minimo di 18 mesi fino ad un massimo di 5 anni, da usare in via provvisoria per un’attività socialmente utile remunerata.

Attraverso l’Agenzia sociale per la locazione Milano Abitare, il Comune erogherà ai proprietari un contributo a parziale copertura del canone dovuto dagli inquilini, tra i 200 e i 600 euro al mese, variabili a seconda dell’ampiezza dell’unità abitativa in oggetto.

Il finanziamento destinato al provvedimento, assegnato al Comune dalla Regione Lombardia, ammonta nel complesso a 672.925 euro: considerando un contributo medio mensile di 400 euro, ne potrebbero beneficiare un centinaio di famiglie per almeno 18 mesi.

Gli inquilini saranno nuclei familiari in situazioni di emergenza abitativa individuati dagli uffici del Comune. Dovranno risultare sfrattati o comunque destinatari di provvedimento esecutivo di sfratto e non avere ancora assegnato un alloggio di edilizia residenziale pubblica (Erp) di proprietà comunale, o ancora essere in attesa di un alloggio Erp non disponibile in tempi brevi. Potranno beneficiare degli stessi servizi anche i nuclei rimasti senza casa per effetto di eventi imprevisti, quali incidenti o calamità naturali. Il bando per l’individuazione degli alloggi verrà pubblicato nelle prossime settimane.

Atto di intimazione di sfratto

Coloro che si trovano nella condizione di morosità incolpevole, potranno accedere ad un fondo di più di 3.5 milioni di euro. Dell’erogazione dei contributi ai richiedenti si occuperà la Fondazione Welfare Ambrosiano tramite l’Agenzia sociale per la locazione Milano Abitare; il contributo massimo ottenibile è pari a 12 mila euro a fondo perduto, in caso di provvedimento di sfratto convalidato e di sottoscrizione di un nuovo contratto a canone concordato o a canone inferiore rispetto al precedente. La somma potrà essere utilizzata a copertura parziale o totale della morosità pregressa, per il versamento del deposito cauzionale, per il pagamento del canone relativo ad un eventuale nuovo contratto, come rimborso per le spese di trasloco e per l’attivazione dei contratti di utenza domestica.

Un altro criterio di assegnazione del contributo è la presenza di accordo scritto tra le parti – proprietario ed inquilino – che certifichi il differimento dell’esecuzione di sfratto, e quindi di rilascio dell’alloggio: in questo caso, verrà assegnato fino ad un massimo di 4 mila euro con un rinvio di 6 mesi, fino a 6 mila euro se il rinvio arriverà ai 9 mesi. Il contributo verrà erogato al proprietario mediante rate trimestrali.

Criteri preferenziali per ottenere l’accesso al fondo sono la presenza all’interno del nucleo familiare di ultrasettantenni, minori, persone con invalidità accertata, in carico ai Servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali.