Il ritorno di Tiger Woods? A dicembre all’Hero World Challenge

Il ritorno di Tiger Woods al golf giocato si è condito in questi mesi di grandi misteri. Ma alla fine forse ci siamo davvero. Stavolta. A dicembre (dal 2 al  4) la “Tigre” sarà infatti alle Bahamas, per disputare l’Hero World Challenge ad Albany. A meno di sorprese dell’ultim’ora, come già accaduto ad ottobre, quando sembrava imminente il suo rientro al Safeway Open in Turchia.

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da GolfWRX

Una carriera segnata da successi e cadute

Tiger Woods è senza dubbio la più grande stella mondiale del golf degli ultimi vent’anni. Il suo dominio, dal primo successo al Masters nel 1997 fino agli inizi del secondo decennio degli anni Duemila, ne ha sancito l’inserimento tra i più forti golfisti di sempre e i suoi 14 Major (capace di fare anche il “Grande Slam“) sono un record al quale solo la leggenda Jack Nicklaus è riuscito finora a resistere.

L’americano ha sostenuto a più riprese di volere raggiungere e superare i 18 titoli del connazionale, anche se la carta d’identità segnerà 41 il 30 dicembre 2016, e l’ultima vittoria di questo tipo è targata 2008, allo Us Open. Ma Tiger è Tiger, e almeno fino al raggiungimento della categoria Senior (50 anni), può ancora dire la sua. Del resto, fenomeni come Phil Mickelson sono ancora sulla cresta dell’onda, nonostante un lustro in più sulle spalle.

Il logorio di Tiger Woods

Quel che preoccupa non è l’età, quanto il fisico di Tiger Woods, segnato continuamente da infortuni alla schiena e alle ginocchia, tanto da subire numerosi interventi. Non ultimo quello dell’agosto 2015 che lo ha tenuto lontano dai campi per ben 14 mesi (se l’Hero, l’evento della sua fondazione, si confermerà il torneo del suo ritorno).

E poi c’è anche da considerare un altro tipo di logorio. Quello mentale ad esempio. Tiger ha vinto tutto (oltre ai Major, 79 vittorie sul PGA e 38 sull’European Tour), per tanto tempo, e ritrovare le stesse motivazioni per tornare ad essere il migliore non sarà facile. La pressione sarà enorme, perché Tiger dovrà fare il Tiger.

Negli anni il golfista di colore è stato più volte anche sulle cronache rosa, prima per gli scandali extraconiugali (con conseguente ritiro temporaneo nel 2009) che lo hanno portato alla separazione dalla moglie, poi per storie come quella con la campionessa dello sci Lindsey Vonn.

Non sono mancate persino accuse di doping senza senso.

Tra gli sportivi più pagati al mondo

Tiger Woods è anche una macchina da soldi ed una calamita per il grande pubblico: spesso è stato e rimane tra gli sportivi più pagati del mondo, e gli appassionati di golf si ammassano all’evento in questione se sanno della sua presenza.

Del resto, in Tiger non ci sono solo i geni del fuoriclasse, ma anche un carisma innato ed una capacità magnetica dono di pochi. Quando è sul green la sua figura si percepisce, un po’ come accadeva con un altro grande del passato: Severiano Ballesteros.

Insomma, bentornato Tiger. E speriamo che stavolta il tuo ritorno sia quello definitivo, perché il golf, e lo sport in generale, ha sempre bisogno dei suoi campionissimi.