Cos’è il Brandjournalism

Il Brandjournalism è oggi un’attività in forte crescita, e può essere definita come giornalismo d’impresa. Realtà come animaincorporation.it ad esempio, possono fornirvi un quadro dettagliato sul brandjournalism e più in generale su cosa può fare un consulente per l’identità culturale in una azienda.

Ma a cosa serve il Brandjournalism?

brand journalism consulenza identità aziendeÈ un tipo di giornalismo che si occupa di raccontare e informare i lettori su un’azienda. Tramite questo si può scoprire la storia, il modus operandi, le attività e anche il prodotto dell’azienda. La prima cosa che può venire in mente è se questo sia professionalmente etico da parte di un giornalista. Si pensa infatti che questi debbano parlare solamente di fatti di cronaca, di ultime notizie o di politica. In realtà il lavoro di un giornalista consiste nel saper raccontare una storia reale, di qualsiasi genere. La sua finalità è quella di mettere al corrente il lettore di una realtà nuova e diversa, che egli non conosce oppure che ne ha solamente sentito parlare. Il giornalista può raccontare il passato del brand, la sua evoluzione fino ai tempi attuali: tutto ciò per far capire al lettore il valore dell’azienda. Il suo scopo non è quello di cercare di vendere il prodotto o il servizio in questione, oppure di fare una pubblicità gratuita all’azienda, ma di informare il lettore della storia che c’è dietro l’azienda, fornendo allo stesso tempo notizie utili al lettore riguardo il marchio e il prodotto messo in vendita.

Quali sono i benefici del Brandjournalism?

Un azienda può sfruttare i mass media, molto utilizzati oggi, così tanto da renderli il primo strumento di informazione pubblica. Riuscire ad utilizzare i canali sociali per crearsi oppure allargare la fama del proprio brand risulta una mossa di marketing molto azzeccata. Ingaggiare una giornalista d’impresa significa dargli l’incarico di tutto l’aspetto comunicativo dell’azienda. Raccontare la storia dell’azienda non solo darà una rilevanza diversa all’azienda stessa, ma creerà una sorta di empatia con il lettore potenzialmente cliente. Sapere tutti i passaggi, tutti gli scalini che il venditore ha dovuto salire per raggiungere quel punto, aumenterà la fiducia del possibile compratore. Inoltre tramite il social marketing, articoli di Brandjournalism aumenteranno la popolarità del marchio e daranno informazioni utili ai lettori riguardo l’ambito del prodotto messo in vendita dall’azienda. Questo è importante perché il cliente preferisce spendere su un prodotto su cui è perfettamente informato su tutti gli aspetti che lo concernono; un cliente disinformato invece è titubante. Ormai è appurata la capacità dei social network di far circolare il nome di un brand velocemente, aumentando la fama in modo esponenziale. E’ importante però non cadere in un cattivo tipo di Brandjournalism, cioè quello che al posto di informare incentiva l’acquisto oppure fa una pubblicità gratuita verso l’azienda, senza informare quindi il lettore.

Dunque il Brandjournalism è un mezzo potente, che se ben sfruttato crea delle possibilità immense. Da un lato il giornalista ha la possibilità di curare l’aspetto della comunicazione aziendale, un ruolo cruciale per qualsiasi tipo di azienda: ha un grande lavoro fra le mani che renderà anche la sua firma importante, se il lavoro risulta corretto e funzionante. Dall’altro lato l’azienda, tramite il Brandjournalism, accresce la notorietà del suo brand e crea un legame con il proprio consumatore: questa unione virtuale è un tassello inestimabile per qualsiasi venditore, capace di aumentare i ricavi e la fama del proprio nome.