L’evoluzione delle discoteche nel tempo

La discoteca è un locale frequentato da giovani in cui si balla musica di vario genere, molto spesso commerciale e alla moda, sviluppatosi intorno agli anni Sessanta (anche se le prime discoteche vere e proprie arrivarono solo un decennio dopo), con il boom economico e la successiva affermazione del turismo e della musica leggera popolare. Nate come una sorta di evoluzione delle vecchie balere, le discoteche erano dei locali perfetti in cui potersi scatenare a ritmo di musica e magari conoscere ragazzi e ragazze della propria età. Discoteca Roma La prima discoteca del mondo nasce nel 1954a Parigi. Ben diversa dalle discoteche odierne, questa discoteca nasceva dall’intelligente fusione di una balera e di un bar, per creare un nuovo punto di incontro e di svago per i suoi avventori. Ne“Le Whisky a gogò”, che era il nome di questo storico locale, i giovani parigini si incontravano per conoscere altri coetanei e ballare musica suonata dal vivo o su grammofoni e dischi. Il locale venne riaperto dal suo gestore, Paul Pacini, il quale aveva deciso di rimodernare e dare un aspetto più giovane alla sua attività. L’idea di questo nuovo locale da ballo venne concepita da una famosa show girl olandese, il cui nome d’arte era “Regine”, che ben presto divenne ospite fissa alle serate organizzate nel locale e letteralmente la regina indiscussa del “LeWhisky a gogò”. Dato l’enorme successo del locale, Regine nel 1956 decise di fondare il “Chez Regine” di Parigi che ben presto divenne il locale culto in cui poter ballare il Twist.La show girl ha inciso numerosi dischi tra gli anni 50 e 60 ed è tuttora un personaggio pubblico famoso in Francia.

In Italia il fenomeno delle discoteche non tardò ad arrivare, soprattutto al Nord. Già dagli Anni Trenta, erano popolari nel nostro paese gli sporting club, che provvedevano un intrattenimento a 360°, con piano-bar e balere ad accesso riservato ai suoi soci. Con il boom economico dei primi anni Sessanta nascono i primi locali aperti ad un pubblico eterogeneo e soprattutto ai turisti.Questi locali essendo turistici, erano spesso all’aperto e possedevano generalmente una pista da ballo, una consolle per il Dj, un palco per ospitare eventuali complessi e cantanti emergenti, un bancone del bar e tavoli e panchine per chiacchierare. I primi locali di questo tipo nascono lungo le riviere toscana e romagnola e sono teatro di concerti dal vivo per ospitare gli artisti più in voga del momento. Tra le discoteche più antiche d’Italia figurano la Capannina di Alassio, la Bussola di Focette (oggi Bussola Versilia) di Marina di Pietrasanta e l’altra storica Capannina di Forte dei Marmi. I momenti con la più alta frequentazione erano ovviamente il fine settimana ed i pomeriggi estivi e la musica proposta spaziava dal rock al lento. La situazione nelle discoteche di Roma era più omogenea ed alcuni locali, come lo storico Piper, cercano di distinguersi promuovendo esclusivamente musica dal vivo ed ospitando o lanciando giovani artisti, italiani e stranieri. La prima discoteca in quanto tale, perché non utilizzava musica dal vivo, ma solo musica proveniente da dischi (che venivano cambiati di volta in volta da un dj) è il Club 64, nato appunto nel 1964 nel comune di Portoferraio (Isola d’Elba).

Le discoteche all’inizio nascevano in zone periferiche, per non disturbare la quiete pubblica con la musica ad alto volume, e sfruttano ambienti a cui viene cambiata la destinazione d’uso: scantinati, magazzini, autorimesse e cinema dimessi. Gli anni Settanta segnano ufficialmente la nascita della discoteca come viene intesa ancora oggi, con luci stroboscopiche ed ampie sale da ballo. È in questo periodo che il genere musicale della Disco Music ottiene un successo stratosferico grazie al celebre film “la febbre del sabato sera” del 1977. Oltre ad avere un genere musicale tutto suo (l’unico ormai considerato ballabile), la discoteca a partire da quegli anni assume una connotazione diversa: da punto di incontro in cui conoscere gente, diventa un luogo in cui poter ballare tra giovani ed essere protagonisti della scena per una notte, senza alcuna distinzione di classe. Negli anni ’80 la musica disco viene soppiantata da quella Elettronica che si afferma in particolare nelle capitali europee (mentre in America viene ancora associata alla comunità omosessuale). Nel giro di qualche anno però viene inventata la House Music: per la prima volta il DJ non si limita solo a mixare i brani ma tecnicamente è anche lui stesso che fa musica sovrapponendo diverse basi. Sulla fine degli anni Ottanta, oltre all’arrivo delle cubiste, giunge in territorio europeo anche la Techno Music, influenzata molto dalla scena cinematografica del periodo e caratterizzata da uno stile più aggressivo della musica House. Questo genere musicale si afferma soprattutto grazie alla comparsa dei primi Rave Party, serate clandestine organizzate in location dismesse e basate sul passaparola, durante i quali si faceva largo uso di alcool e droghe. Negli anni Novanta le discoteche si specializzano sempre più in generi musicali e tipologie di frequentatori e nascono anche le prime discoteche multisala con ogni sala dedicata ad un genere. È il periodo d’oro delle discoteche e si affermano i primi disco-bar e i ristoranti che organizzano le disco-dinner. Il nuovo millennio inizia alla grande, per poi dover affrontare un breve periodo di calo dovuto alla sempre più agguerrita concorrenza sul mercato, specialmente in Italia. La seconda metà degli anni Duemila sono segnati da una vistosa ripresa e da un ritorno, in alcune discoteche specializzate in musica revival, della musica anni ’60-’70-’80-’90 (nonché l’arrivo della musica latino-americana).