Eccidio di Sant’Anna di Stazzema, presente anche il Gonfalone del Comune di Cuneo

Il Comune di Cuneo partecipa al ricordo dei crimini contro l’umanità come monito per le generazioni presenti e future. Il 12 agosto del 1944 reparti di élite delle SS, aiutati dai fascisti locali, sterminarono la popolazione di Sant’Anna di Stazzema, piccolo paese della Versilia, ammazzando soprattutto donne, vecchi e bambini. Uccisero 560 persone in poche ore.

Alla commemorazione presente il gonfalone della Città di Cuneo

Alla cerimonia, in rappresentanza del Comune, era presente l’Assessore Valter Fantino. La commemorazione si è aperta con la deposizione delle corone in ricordo dei Martiri di Sant’Anna presso la cappella in memoria di Anna Pardini e poi è proseguita sulla piazza della chiesa con la celebrazione della messa, sul sagrato, officiata dall’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. A seguire, il corteo è sfilato lungo la Via Crucis per arrivare al Monumento Ossario dove è stata deposta una corona di alloro. Presente, tra gli altri, anche il console generale italiano a Nizza Serena Lippi e la Consigliera del Comune di Nizza  Laurence Navalesi.

Il capo dello Stato Sergio Mattarella, in un passo del messaggio inviato, sottolinea che “Il mio pensiero va alle tante vittime di uno dei più barbari e crudeli episodi consumati contro nostri concittadini inermi durante il secondo conflitto mondiale”.

Presenti le autorità nizzardine

Il Sindaco Maurizio Verona ha così sottolineato la presenza delle autorità nizzarde: “Abbiamo voluto con noi Nizza, perché proprio come altre città, è stata colpita da un grave attentato terroristico in cui sono state uccise vittime innocenti: un atto di terrore che ha sconvolto tutta Europa e che ricorda quella strategia del terrore in cui rientrò la strage di Sant’Anna di Stazzema. Da qui la grande importanza del valore della memoria: dalla strage di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944 sono trascorsi ben 72 anni ma il suo messaggio è estremamente, e drammaticamente, attuale. È  opportuno e necessario, continua il sindaco Verona, che “la memoria della strage di Sant’Anna di Stazzema venga tenuta viva soprattutto nelle scuole e tra i giovani per trarne un insegnamento per il futuro. La paura del diverso che si sta diffondendo, in questi tempi,  somiglia troppo a quelle ideologie che si propagarono in Europa negli anni ’30 del secolo scorso e che portarono devastazione e morte. Quelle ideologie furono la causa dei milioni di morti sui campi di battaglia, nei campi di concentramento, nei tantissimi luoghi di stragi contro i civili inermi proprio come a Sant’Anna di Stazzema”.