Genova, terrorismo intensificati i controlli in porto

A Genova è stato calcolato che, se prima della decisione della Guardia Costiera veniva controllato un passeggero ogni quattro che si imbarcavano, attualmente le verifiche interesseranno un passeggero su due. I controlli avverranno soprattutto con la cosiddetta “autoperquisizione”: i passeggeri, in pratica, dovranno mostrare che cosa trasportano nelle valige e nel bagagliaio delle loro automobili. Saranno impiegati anche metal detector portatili.

Genova, vista con Lanterna

La Guardia Costiera aumenta i controlli nei porti italiani

E’ quanto disposto dalla Guardia Costiera per i porti come Genova in cui transitano e fanno scalo navi traghetto e crociere. La decisione è stata presa vista la situazione internazionale, con l’inasprirsi del conflitto in Libia, e il periodo di maggior traffico previsto negli scali. L’innalzamento delle misure di sicurezza, che prevede una maggiore percentuale di veicoli e passeggeri controllati, non sarebbe legato ad allarmi specifici.

Si allungano le attese agli imbarchi

il comandante generale Vincenzo Melone ha spiegato che “il dispositivo prevede in particolare maggiori controlli ai varchi portuali, dove entrano solo i veicoli muniti di biglietto, una percentuale più alta di veicoli e passeggeri controllati, che dovrebbe passare dal 25% circa del livello 1 ad un massimo del 50% del livello 2, un monitoraggio più accurato di tutte le aree degli scali. Misure che interessano soltanto le navi da crociera e quelle passeggeri, non le merci”.

Gabrielli: “Situazione complessiva”

Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha voluto chiarire che “l’aumento del livello non ha nulla a che fare con i discorsi Libia sì, Libia no. E’ una presa d’atto di una situazione complessiva e credo che questo vada nel senso degli sforzi che stiamo compiendo in tutti gli ambiti per aumentare il più possibile il livello di sicurezza”.