Mazara del Vallo, Ben Saada Ouajidi ha trucidato i coniugi Cannavò per un debito di droga

accoltellamentoGli investigatori avevano focalizzato subito la loro attenzione su Ben Saada Ouajidi, 34 anni, tunisino con padre italiano, da 18 anni in Italia, quando nell’abitazione della coppia assassinata è stato trovato un tablet la cui scheda sim era intestata a lui. Gli agenti hanno trovato anche diverse dosi di droga. L’ipotesi degli inquirenti è che Ben Saada Ouajidi avesse contratto un debito con Angelo Cannavò, uccidendolo poi insieme alla moglie.

Il tablet consegnato come pegno

Non è escluso che il tablet possa essere stato consegnato come pegno del debito di droga da saldare da parte del tunisino. La sua auto è stata ripresa da un sistema di videosorveglianza mentre arrivava e poi si allontanava dalla casa dei coniugi proprio nell’intervallo di tempo in cui è collocato il duplice omicidio.

Rita Decina ha tentato di scrivere il nome dell’assassino con il proprio sangue

Lo ha fatto sul muro del ballatoio del piano ammezzato dove è stata trovata. Ha scritto le iniziali dell’assassino, che però sono risultate soltanto abbozzate. La donna avrebbe assistito alla lite tra il marito e Ben Saada Ouajidi ed è stata uccisa mentre cercava di fuggire per le scale.

Il killer si è impiccato

Il killer di Angelo Cannavò e Rita Decina, uccisi venerdì a Mazara del Vallo, sarebbe il tunisino Ben Saada Ouajidi, su cui già da giorni pesavano i sospetti degli inquirenti. Lunedì sera è stato trovato suicida nella sua abitazione di Marsala. Dietro il duplice omicidio ci sarebbe un debito di droga.

Dopo il ritrovamento del corpo del suicida, gli agenti della scientifica hanno trovato nell’abitazione del tunisino un coltello compatibile con quello utilizzato per il duplice omicidio e abiti sporchi di sangue. Tracce di sangue sono state trovate pure sulla sua auto.