Erdogan: “Il tentato golpe è opera di minoranze, ci sono falle nell’intelligence”

Il presidente turco Erdogan – intervistato da “Al Jazira” conferma le “purghe”: “Il tentato golpe è opera di minoranze, ci sono falle nell’intelligence. Confermo i 10.937 arresti e i 55 mila licenziati”.

Il “sultano” ritiene che nel golpe siano “coinvolti altri Paesi”. Erdogan si dice solidale con gli Usa: “Obama ci appoggia. La Ue ci ha lasciato alla porta per 53 anni, noi bussavano e altri entravano”.

Il presidente torna ad accusare Gulen. “Lo spazio aereo della Turchia è stato violato ripetutamente, ma non sappiamo se i piloti che hanno abbattuto a novembre il jet russo al confine siriano abbiano qualche legame con la rete di Gulen. Indagherà la magistratura”.