Brugnaro: “la questione di Porto Marghera va affrontata e risolta una volta per tutte”

“Al centro dell’edizione di quest’anno del “Wave 2016” sarà la trasformazione di Porto Marghera. Nel 2017 sarà celebrato il centenario della nascita di quello che è stato uno dei più importanti poli industriali in Europa, reso unico dalla contiguità con Venezia. Ora serve passare da una fase di lettura della realtà e di congetture alla proposta di soluzioni concrete”.

Ad affermarlo il rettore dello Iuav, Alberto Ferlenga all’inaugurazione di “Wave 2016”, il workshop estivo di progettazione internazionale dell’ateneo veneziano che per 3 settimane accoglierà circa 2000 studenti, italiani e stranieri, diretti da 30 architetti provenienti da tutti i continenti.

“Negli ultimi 30 anni – ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – Porto Marghera ha perso 35 mila posti di lavoro, portando via il futuro a molto giovani veneziani che, come Valeria Solesin, hanno dovuto andare all’estero per trovare un lavoro. La classe dirigente che avrebbe dovuto prendersi le proprie responsabilità e pensare a disinquinare e a far ripartire quell’area, ha colpevolmente voltato la testa dall’altra parte, lasciando 2200 ettari di terreno all’abbandono e al degrado. La questione di Porto Marghera va affrontata e risolta una volta per tutte. Stiamo lavorando con il Ministero dell’Ambiente e la Regione Veneto per fare in modo che le bonifiche che ancora restano da fare procedano di pari passo con il rilancio delle attività produttive dell’area, che, come abbiamo ribadito nel Piano degli interventi presentato pochi giorni fa, deve tornare ad essere volano di sviluppo non solo per il nostro territorio ma per l’intero Paese.

Ai giovani futuri architetti di ‘Wave’ va il mio augurio: sappiano sfruttare al meglio l’opportunità di immaginare il futuro di Porto Marghera e, insieme, quello di tanti altri giovani che, come loro, potranno trarre vantaggio dal recupero di quest’area”.

Brugnaro