Palazzo Braschi, l’arte della caricatura a Roma dal ‘600 al 1849

Sarti, cappellaie e rammendatrici di calze, accanto a soffiatori di vetro, burattinai e musicisti. Questi i protagonisti delle 120 opere esposte nella mostra L’Arte del sorriso. La caricatura a Roma dal Seicento al 1849 che il Museo di Roma ospita fino al 2 ottobre 2016. Da Leonardo ad Annibale Carracci, a Gian Lorenzo Bernini, considerato  il vero iniziatore di questo genere irriverente, sono tanti gli artisti che hanno utilizzato la caricatura per mettere in ridicolo sia uomini insigni che gente comune.

Tuttavia è soltanto nel ‘700 che questa forma artistica, affidata quasi esclusivamente al disegno, si afferma. A Roma la caricatura mirava a colpire non la collettività ma il singolo personaggio, com’è evidente nelle opere di Pier Leone Ghezzi, Carlo Marchionni e Giuseppe Barberi i cui disegni, tutti conservati presso il Museo di Roma, costituiscono il nucleo più cospicuo e prezioso dell’intera mostra.

Con differente stile i tre artisti – attraverso le caricature e le annotazioni poste a margine dei disegni, relative alla vita pubblica e privata dei personaggi ritratti – ci raccontano un divertente spaccato di vita quotidiana dell’epoca.

Con la fine del Settecento si conclude la fortunata stagione di questo genere, sostituito gradualmente dalla vignetta satirica quale illustrazione di una stampa politica e strumento di critica sociale. Sull’esempio dei primi giornali satirici francesi La Caricature (1830-35) e Le Chiarivari (1832-93) in Italia e, in particolare, a Roma vengono fondate numerose riviste di questo tipo, tra le quali il notissimo Don Pirlone. Il giornale, di stampo socialista e anticlericale, abbandona il tono indulgente della caricatura settecentesca e punta su un forte impegno civile.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è curata da Angela Maria D’Amelio, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, Simonetta Tozzi, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Le opere esposte provengono,  oltre che dal Gabinetto delle Stampe di Palazzo Braschi, da diverse istituzioni culturali: Palazzo Chigi di Ariccia, Accademia Nazionale di San Luca, Archivio Storico Capitolino, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, Istituto Centrale per la Grafica di Roma, Museo del Risorgimento di Roma e la Collezione d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Museo di Roma Palazzo Braschi

(Sale espositive del primo piano)

Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10

Orario : dal martedì alla domenica 10-19; la biglietteria chiude alle 18

Ingresso: biglietto unico Museo e Mostre per non residenti € 11,00 intero e € 9,00 ridotto;

Info: 06 06 08 (tutti i giorni 9-21); museodiroma.it; museiincomuneroma.it; zetema.it.