Bergamo, agricoltori multifunzionali sempre più specializzati

In Bergamasca il contoterzismo cresce tra le aziende agricole multifunzionali: è quanto risulta dall’indagine che da alcune settimane a questa parte l’Osservatorio Economico di Confai Academy sta realizzando sul ricorso ai servizi di coltivazione in conto terzi da parte delle imprese agricole della nostra provincia. “Si tratta di una tendenza del tutto nuova, che rappresenta per la categoria degli agromeccanici una novità assai positiva – fa notare Leonardo Bolis, presidente provinciale e nazionale di Confai -. Fino a qualche anno fa era assai poco frequente che un’azienda agrituristica o una piccola impresa dedita alla trasformazione e vendita aziendale di prodotti tipici si rivolgessero ai contoterzisti per la realizzazione di una o più operazioni colturali. La maggior parte di tali aziende, infatti, erano gestite da coltivatori diretti rigorosamente dediti al ‘fai da te’ in ogni ambito della propria attività produttiva”. Nella Bergamasca sono quasi 400 le aziende agricole vocate alla cosiddetta agricoltura multifunzionale, che secondo gli standard definiti dall’Unione europea comprende aziende agrituristiche, fattorie didattiche, fattorie sociali e piccole e medie aziende agricole impegnate nella trasformazione e vendita diretta di prodotti tipici o tradizionali. Secondo il rilevamento effettuato da Confai Academy tra le imprese agromeccaniche bergamasche, nel novero degli oltre 200 nuovi fruitori di servizi di coltivazione in conto terzi registrati nel 2015, ben 55 sono classificabili come aziende multifunzionali. “Stiamo ancora cercando di mettere a fuoco i lineamenti di questo fenomeno relativamente inatteso – commenta Enzo Cattaneo, direttore di Confai Bergamo e segretario generale di Confai Academy –. Uno dei motivi potrebbe essere ricondotto alla dimensione media di questi nuovi clienti, che tra le aziende multifunzionali rappresentano quelle con ettaraggio maggiore: si tratta di aziende non cosí piccole da poter fare tutto in conto proprio con mezzi ridotti, ma nel contempo non abbastanza grandi da giustificare l’acquisto di un parco macchine completo per l’effettuazione di tutte le operazioni colturali”. Ad ogni modo, con tutta probabilità vi è un altro fattore ancora più incisivo: la tendenza alla specializzazione in campo multifunzionale. “In base ad alcune interviste a campione – osserva Cattaneo – stiamo notando una sempre maggiore inclinazione delle aziende multifunzionali a concentrarsi sul proprio ‘core business’, sia esso l’ospitalità agrituristica, la produzione di prodotti agroalimentari di alta qualità o l’erogazione di servizi sociali e assistenziali in ambito rurale. Tutto ciò, lungi dallo snaturare la valenza propriamente agricola di tali imprese, dimostra come gli imprenditori bergamaschi del settore stiano sperimentando nuove strade e nuovi percorsi professionalizzanti per generare valore aggiunto addizionale e offrire servizi e prodotti di alto pregio ai consumatori finali”.