Il test del sangue consentirà presto di tenere sotto “assedio” vari tipi di tumore

Il test ripetuto anche ogni 15 giorni consentirà di monitorarne l’evoluzione e rendendo possibile tarare le cure ed i farmaci a seconda dello sviluppo della malattia. E’ lo scenario che si realizzerà nell’arco di 1 o 2 anni grazie alla biopsia liquida, ovvero l’esame del dna delle cellule tumorali circolanti nel flusso sanguigno.

Alle potenzialità di questa nuova “arma” sono dedicate alcune sessioni del Congresso dell’Associazione americana oncologia clinica.