Muro Lucano, mannaia chiamata Spending review

“Facile a dire amministrare, più difficile a farsi sia per una normativa degli enti locali sempre più complessa specie per quanto riguarda il bilancio; sia e soprattutto per quella mannaia chiamata Spending review. Tradotta in parole semplici: tagli tagli e poi tagli”. Lo dichiara il sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani. “Se lo affermasse il sottoscritto, sarebbe ovvio e anche diciamo banale, dato che qualcuno penserebbe lo dice perché è sindaco di un paese e non riesce a far quadrare i bilanci. Non è così; come fonte prendo l’ufficio studi della CGIA di Mestre che analizzando i dati degli ultimi 5 anni ha stimato una riduzione di ben 25 miliardi di euro dallo Stato Centrale alle regioni ed enti locali. Un’enormità che con la scusa della lotta agli sprechi in realtà è l’anticamera a tagli di servizi oppure di aumento del peso fiscale ai cittadini – aggiunge Mariani – un serpente che si morde la coda alla quale la politica nazionale deve trovare una soluzione. E sia chiaro questo taglio generale è stato dato da tutti i governi nessuno escluso, sia Berlusconi, sia Prodi, sia Monti, sia Letta, sia Renzi”. “Ad esempio nel comune di cui mi onoro di amministrare – spiega Mariani – dal 2003 al 2008 si sono avuti trasferimenti per circa 13 milioni di euro. Dal 2009 al 2014 sono scesi a poco meno di 11 milioni. In sintesi Muro Lucano ha avuto un taglio di ben 2 milioni e 400 mila euro. Ed in ogni occasione di approvazione di bilancio e sono fiero di affermarlo, la mia amministrazione è riuscita non solo a far quadrare i conti ma anche a fare di più: tagli alle spese inutili, progetti con fondi esterni e con il risultato di avere più occupazione, stessi servizi ed non aumentando un euro di tassazione comunale” “Di questo ne sono fiero – conclude il primo cittadino di Muro Lucano – E nessuna magia o stregoneria ha reso possibile questo ma solo una strategia che ha combinato buona amministrazione ad idee e visioni politiche. Faccio un esempio: sul servizio di nettezza urbana che il sottoscritto ha rivoluzionato con la raccolta differenziata non solo abbiamo raggiunto tassi dal 80 al 85%; abbiamo ridotto la spesa, abbiamo avuto unità lavorative in più; la raccolta avviene sia nel centro che nelle frazioni. Muro è pulita ed i cittadini non hanno rimesso un euro in più di tributi. Tutto in sei mesi. Ora di questo ne va fiera tutta la mia amministrazione. Però non cerco applausi; faccio solo il mio dovere di sindaco. Le polemiche le lascio ad altri; fa parte del gioco della politica da paese. Ma un appello al Presidente della Regione ed ai nostri senatori e parlamentari fa fatto. La Basilicata non è L’Emilia o la Lombardia, regione ricche e produttive e popolate e con conseguenti introiti fiscali maggiori ed anche con un circuito privato di finanziamenti per il sociale , cultura ed altro che noi non ci sogniamo di avere. La questione degli enti locali meridionali e lucani va posta specie per quei piccoli centri che stanno morendo letteralmente per mille ragioni che non aggiungo. Si potrebbe scrivere un’enciclopedia. Di certo senza soldi non si può far nulla per i cittadini; ed anche quelli dei piccoli centri hanno diritto a qualità di vita quanto migliori possibili”.