Italia Nostra compie 50 anni a Vicenza: Schola San Rocco in concerto a san Pietro

Italia Nostra compie 50 anni a Vicenza e oggi festeggia il traguardo con un concerto all’aperto, in piazza san Pietro, davanti all’antica chiesa benedettina. Diretta dal maestro Francesco Erle, sarà la Schola San Rocco ad esibirsi, uno dei complessi corali tra i più famosi in Italia e all’estero, di cui quasi la metà dei componenti è peraltro formata da soci di Italia Nostra. Il programma della serata è stata presentato questa mattina nella sala degli Stucchi di Palazzo Trissino dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci e dalla presidente della sezione di Vicenza di Italia Nostra, Giovanna Dalla Pozza Peruffo, affiancati per l’occasione dal maestro Francesco Erle. Impegnata nella promozione culturale e in azioni di tutela dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico-artistico, in città e provincia, la sezione di Vicenza di Italia Nostra invita quindi tutta la città a festeggiare i cinque decenni di impegno civile con un evento patrocinato dal Comune di Vicenza, che avrà per teatro, per la prima volta, la raccolta piazza san Pietro, per l’occasione liberata dalle auto, in quanto chiusa al traffico veicolare dalle 20.45 alle 23 (in caso di maltempo il concerto si svolgerà nella chiesa). “Auguro all’associazione altri 50 anni da voce critica e da soggetto formatore della coscienza culturale del territorio – ha dichiarato Bulgarini d’Elci -. Noi amministratori, pro-tempore, abbiamo infatti senz’altro bisogno di soggetti che fanno della difesa intransigente del territorio una bandiera, perchè, pur nella divergenza di opinioni, sono funzionali ad evitare che ci si impigrisca nel pensare di aver sempre ragione. E questo è vero soprattutto quando questi soggetti sono collaborativi e costruttivi. Del resto – ha aggiunto -, come è importante la tutela e la difesa del territorio, e quindi il mantenimento di quello che di bello offre, è altrettanto importante valorizzarlo, e questo è compito degli amministratori: uno dei crimini peggiori, inferiore solo alla sua distruzione, è infatti l’inaccessibilità del patrimonio”. “Abbiamo scelto un concerto per celebrare l’anniversario – ha dichiarato Dalla Pozza Peruffo – perchè la musica è armonia, e ci indurrà a pensieri alti in un contesto di grande valenza. Il tutto, poi, nella sua difficile e complessa realizzazione, è stato reso possibile dalla corale sinergia di tutti, amministrazione, alpini, parrocchia e Ipab: un segno di stima verso un’associazione che costituisce una voce talvolta scomoda ma molto importante nel panorama cittadino, perché capace di tenere accesa la coscienza critica sociale e individuale, di sviluppare con molte iniziative l’educazione alla cultura e al bello, di promuovere battaglie anche legali, per difendere i monumenti, l’ambiente, il paesaggio urbano. E abbiamo scelto san Pietro per questa importante occasione – ha spiegato – per lanciare un accorato appello a Vicenza tutta, perché si formi una cordata di mecenati culturali per realizzare per gradi un progetto globale di salvataggio dell’oratorio dei Boccalotti, del chiostro e del coro delle monache”. Il maestro Erle ha ricordato il forte impegno del coro – che peraltro domani sera offrirà in dono il concerto a Italia Nostra -, composto da amatori, eppure capace di far musica con maestri del calibro di Andras Schiff. “Tant’è che il programma del concerto di domani – ha annunciato – prevede la messa di Haydn che lo stesso Schiff ha fatto conoscere a Vicenza. Anche la nostra, del resto, è una battaglia, che, come compete alla nostra arte, è solo dello spirito, ma così facendo alla fine miglioriamo la società, o almeno le persone coinvolte dal nostro progetto”. Domani sera il pubblico potrà dunque ascoltare musiche di Franz Joseph Haydn (1732-1809), Antonio Lotti (1667-1740) e Baldassare Galuppi (1706-1775), comodamente seduto in uno spazio ricco di storia e sconosciuto ai più: una proposta di Italia Nostra per valorizzare un quartiere defilato e per far conoscere, con due visite guidate da soci (alle 19.15 e alle 19.40 per l’eventuale secondo gruppo), l’antico complesso benedettino di san Pietro, dal chiostro della prima metà del XV secolo al quasi sconosciuto coro delle monache, passando per l’elegante oratorio gotico di fine ‘400, l’oratorio dei Boccalotti, tutto affrescato e in forte degrado, e il gruppo scultoreo della Madonna con il bambino e due angeli reggi-torciera, un tempo attribuiti a Niccolò da Venezia. Il sorprendente e oneroso restauro di quest’ultimo manufatto, promosso e sostenuto da Italia Nostra, ha peraltro rivelato una scultura di fastosa ricchezza e policromia decorativa, opera di un (per ora) ignoto maestro dei Boccalotti, ed una interessante novità per la scultura gotica, nell’ambito della critica della storia dell’arte non solo vicentina, ma anche dell’Italia settentrionale.