Impegno di Orogel di produrre in Italia valorizzando le eccellenze della penisola

“La visita agli stabilimenti di Cesena della Orogel ha rappresentato l’occasione di incontrare tutti i vertici della cooperativa più importante e forte in Italia nel mercato dei surgelati, con numeri veramente notevoli e quote di mercato che sfiorano il 40%.” Lo comunica l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia. “In Basilicata il gruppo Orogel (127.320 tonnellate di prodotto fresco e surgelato, 221 milioni di euro di fatturato, primo produttore in Italia di vegetali surgelati con 1800 dipendenti e 1600 soci che coltivano con produzione integrata e biologica) con la cooperativa Arpor, ha uno stabilimento a Policoro che fattura quasi 30 Meuro occupa oltre 350 dipendenti stagionali e una superficie agricola dedicata che arriva a circa 1000 ettari con coltivazioni di punta come il carciofo (100% del lavorato Orogel), spinaci, broccoli, melanzane e con la novità 2016 rappresentata dalle cime di rapa, le cui produzioni appena introdotte stanno riscontrando un ottimo giudizio da parte dei consumatori italiani per qualità e quantità. Uno stabilimento, quello lucano cresciuto molto negli ultimi anni per occupati e capacità di lavorazione, i cui prodotti sono seguiti passo per passo durante tutta la filiera e sono sottoposti alle certificazioni di qualità più stringenti per il food, il biologico e l’agricoltura sostenibile per garantire la qualità richiesta dall’Europa e dal resto del mondo, producendo anche per i marchi surgelati di importanti player della Gda. L’impegno di Orogel di produrre in Italia valorizzando le eccellenze della nostra penisola, proseguirà in Basilicata e nel Merapontino in particolare nel prossimo triennio con altri 15 milioni di euro di investimenti finalizzati a migliorare, ampliare ad incrementare la linea dei grigliati (melanzane, zucchine e peperoni), quella della produzione dei carciofi con l’installazione di nuove celle e linee di lavorazione all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. La coincidenza, negli stabilimenti di Cesena, della visita con la seduta dell’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio, che ha registrato un utile netto accantonato a riserva per 15 milioni di euro, è stata anche l’occasione per incontrare la rete vendita ma soprattutto l’amministratore delegato di Orogel Renzo Piraccini, il direttore generale Giancarlo Foschi ed il presidente della Arpor Maurizio Tortolone con i quali, in due importanti e proficui incontri, abbiamo condiviso alcune iniziative comuni che definiremo nei dettagli nelle prossime settimane e che potranno vedere il marchio Orogel affiancare il brand Basilicata nelle attività di comunicazione, promozione. Abbiamo inoltre stabilito di formalizzare utili partnership importanti nell’ambito della formazione e della ricerca (attraverso stage e borse di studio), settori nei quali Orogel investe quasi il 4% del proprio fatturato. Siamo orgogliosi di ospitare nel nostro territorio un grande marchio dell’agroalimentare in Basilicata grazie al quale altre 100 famiglie nel 2015/2016 hanno potuto trovare lavoro stagionale, che si aggiungono alle 250 già operanti e che svolgono circa 35000 giornate di lavoro e ai tanti produttori che stanno imparando a produrre in maniera omogenea e continua con grande qualità tanto da essere considerati da Orogel areale leader in Italia per produzione di carciofo con quasi 500 ettari di produzione interamente dedicata e quasi 50mila quintali di prodotto fresco lavorato. Abbiamo però bisogno di fare ancora di più e che nei prossimi anni l’identità lucana ed il Brand Basilicata dell’agroalimentare e non solo – conclude l’assessore Luca Braia – emergano in maniera più evidente sui mercati. Tale risultato si potrà raggiungere anche in sinergia con il brand Orogel in Italia e nel mondo attraverso alcune iniziative che possono sviluppare insieme e che dobbiamo programmare. Le partnership con il sistema Basilicata (Dipartimento Politiche agricole e forestali, Alsia e Università) nasceranno a breve nel campo della ricerca, dell’innovazione e della formazione dal momento che la presenza nella nostra terra di questo importante player dell’agroalimentare deve poter anche essere l’occasione per far crescere il nostro capitale umano, in una Basilicata ambiziosa e con sete di apprendere che deve poter fare un grande balzo in avanti sotto l’aspetto dell’esperienza e della conoscenza, utilizzando le occasioni migliori per le quali l’istituzione deve adoperarsi in modo da arrivare al raggiungimento di questo obiettivo”.