Roma, elezioni del 5 giugno aperta la corsa alla conquista del Campidoglio

Un panorama frastagliato. Così si presenta lo scenario politico in vista del voto del 5 giugno a Roma. Il centrodestra si presenta diviso. Da un lato la Lega e FdI e dall’altro Forza Italia. Il centrosinistra manda in campo un big del Pd ma si troverà contro la Sinistra dem che è uscita dal partito. In questa condizione parte favorita la candidata di Beppe Grillo. In totale sono 15 gli aspiranti sindaco della Capitale.

I partiti maggiori schierano nomi di primo piano. A partire da Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia. Romana della Garbatella ha iniziato a fare politica a 15 anni, quando è entrata nel Fronte della Gioventù. A 29 anni è stata eletta alla Camera nella lista di Alleanza Nazionale, divenendo la più giovane donna parlamentare della XV Legislatura. L’altra donna fra le big è la grillina Virginia Raggi cresciuta nel quartiere San Giovanni. Attiva nei Gas (Gruppi di acquisto solidale). Nel 2011 è entrata nel Movimento 5 Stelle ed è stata eletta in Consiglio Comunale nel 2013 con 1.525 preferenze. Forza Italia punta su Alfio Marchini. Nato a Roma da una famiglia di costruttori vicina al Partito Comunista Italiano. Il candidato del centrodestra è nipote del partigiano gappista Alfio Marchini, che guidò la Resistenza romana contro il nazi-fascismo e si guadagnò l’Ordine militare d’Italia dopo aver liberato Sandro Pertini da Regina Coeli. Il Pd ha candidato Roberto Giachetti, con un passato nel Partito radicale, di cui ha ancora la tessera. E’ stato prima capo della Segreteria e poi Capo di Gabinetto dell’allora sindaco di Roma Francesco Rutelli. Stefano Fassina scende in campo per Sinistra Italiana. L’economista romano è deputato ed ex vice ministro dell’Economia nel governo Letta. Dal 1990 al 1992 è stato segretario nazionale degli studenti universitari di Sinistra giovanile. berlusconi-salvini insieme a bologna

Poi gli altri candidati sono: Dario Di Francesco, che si propone alla guida del Campidoglio come “il nuovo Spartaco” per guidare “la rivolta degli schiavi”. Per presentare per primo la sua candidatura è stato tre giorni davanti all’Ufficio elettorale di via Petroselli a Roma, dandosi il cambio con due candidati della sua lista. A sostenerlo è una coalizione di cinque liste: Viva l’Italia, Lega Centro, Per Roma, Grillo parlante, Unione pensionati.

Tra i primi a presentare candidatura e liste anche Mario Adinolfi, del “Popolo della Famiglia”. Il movimento di Adinolfi è nato sull’onda dei “Family Day” e contro il ddl Cirinnà.

In corsa anche Michel Emi Maritato, presidente e fondatore dell’associazione Assotutela. Nella sua lista di candidati consiglieri capitolini alle elezioni comunali del 5 giugno figurano Anonimo Italiano, un cantautore che fa le cover di Claudio Baglioni, una donna affetta da gigantismo e un fisioterapista cieco.

Casapound schiera Simone Di Stefano, che inizialmente aveva raccolto anche il sostegno di Matteo Salvini ma poi le strade si sono divise.

Fabrizio Verduchi, 39 anni, è candidato sindaco per “Italia Cristiana”, di cui è presidente.

In corsa Carlo Priolo, avvocato, commercialista e giornalista professionista, che guida la sua lista civica. Ha fondato la rivista ”Punto Azzurro” e attualmente è Presidente delle associazioni ”Cultura e Professionalità”, ”Europa Insieme”, ”Centro Ricerche Marketing”.

Carlo Rienzi, presidente del Codacons, si candida alla carica di sindaco. Nato a Salerno l’8 ottobre 1946, si è laureato nel 1968 in giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Nel 1986 fonda il Codacons, coordinamento di associazioni di consumatori e nel 2004, ispirandosi allo statunitense Ralph Nader.

L’estrema destra schiera Alfredo Iorio, candidato sindaco di Forza Nuova. Iorio è leader del partito e responsabile della storica sezione missina di via Ottaviano.

Per l’estrema sinistra c’è Alessandro Mustillo, candidato sindaco per il Partito Comunista. Ventisei anni, origini molisane, Mustillo nel 2012 è cofondatore del Fronte della Gioventù Comunista.

Ultimo fra gli aspiranti sindaco di Roma è Enrico Fiorentini, sostenuto dal Movimento politico Libertas.