Sparatoria a Marano morti i meccanici Giuseppe e Fabio Esposito

ambulanzaGli Esposito sono conosciuti come una famiglia di lavoratori. Sull’agguato indagano i Carabinieri.

Padre e figlio sono stati uccisi in un agguato sabato mattina prima delle 12 a Marano di Napoli. Filippo Esposito, 30 anni, un precedente per rapina, è stato colpito dai sicari nell’autofficina gestita insieme al padre, Filippo, 57 anni, incensurato.

Il padre, che avrebbe cercato di fargli scudo con il proprio corpo, è rimasto gravemente ferito ed è morto successivamente all’ospedale di Giugliano.

I due killer sono arrivati a bordo di uno scooter. Uno è entrato nell’autofficina e ha sparato prima contro Giuseppe e subito dopo contro Fabio. Nello studio posto al piano superiore dell’officina c’era anche una terza persona, un altro figlio di Giuseppe Esposito, rimasto illeso. Le vittime dell’agguato erano originarie di Mugnano ma lavoravano a Marano da moltissimi anni.

Giuseppe Esposito, secondo quanto riferiscono alcuni residenti, avrebbe tentato di proteggere il figlio dai sicari mettendosi davanti. Un piccolo precedente penale risalente a molti anni fa sarebbe a carico del ragazzo ucciso.

Il nome di un altro figlio di Esposito, non coinvolto nell’agguato,  sarebbe in qualche modo legato a situazioni e personaggi della malavita organizzata napoletana, in particolare del rione Sanità. Gli inquirenti stanno focalizzando la loro attenzione anche su quest’aspetto.

L’officina, per il montaggio di impianti elettrici, condizionatori e riparazioni auto, si trova in un locale interrato di un palazzo di quattro piani in una zona popolosa di Marano. Al momento dell’agguato il vicino mercato ortofrutticolo aveva già chiuso.