Milano, al Filodrammatici premiazione del concorso per studenti dedicato al fenomeno mafioso

Oggi alle 10:30 presso il teatro Filodrammatici in via Filodrammatici 1, si svolgerà l’incontro “La Scuola Si-Cura – Percorsi di Educazione alla Cittadinanza attiva – Milano- Palermo Palermo-Milano”. Durante la mattinata saranno premiati i lavori degli studenti dell’Istituto Comprensivo De Andreis di Milano, vincitori del concorso “Il silenzio è dolo“, promosso, tra gli altri, dai Comuni di Milano (Commissione Educazione di Zona 4) e Palermo, con l’obiettivo di far approfondire ai ragazzi il fenomeno mafioso. Intervengono all’incontro i rappresentati dei Comuni e delle associazioni coinvolte nel progetto.

Il concorso ha permesso agli studenti di Milano e Palermo di esprimersi con diversi linguaggi su molteplici temi connessi alla democrazia, alla giustizia e alla legalità, partendo da esperienze virtuose incarnate da alcuni testimoni capaci di suscitare un coinvolgimento attivo e uno stimolo concreto di partecipazione civica. Inoltre, alle scuole è stato chiesto di intitolare un’aula del proprio plesso ad una vittima innocente di mafia o terrorismo. Così avverrà per l’Istituto Comprensivo De Andreis, la cui aula magna sarà intitolata alle vittime di mafia Pio La Torre e Rosario Di Salvo, uccisi nell’agguato di via Turba a Palermo, il cui anniversario della morte cade il 29 aprile del 1982.

Il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci dove perse la vita il giudice Giovanni Falcone, si svolgerà un analogo incontro a Palermo a cui parteciperanno gli alunni milanesi.

L’azione finale progettata a conclusione delle varie attività che sono state portate avanti tra marzo e ottobre 2015, che si sono sviluppate a partire da una riscrittura del testo “Rosa noce” dell’autore palermitano Sergio Infuso, sviluppato in un testo scenico dai ragazzi, condotti dalla compagnia teatrale Sciara Progetti. “Rosa noce” è un testo autobiografico, che da diversi anni fa riflettere il mondo della Scuola e le amministrazioni su temi fondamentali quali: l’amore, la famiglia, il quartiere, la periferia, una città complessa, passionale e violenta come Palermo in cui il fenomeno mafioso che ha in parte dominato, ha, però, allo stesso tempo risvegliato profondamente le coscienze e l’agire dei cittadini, dei comitati e delle associazioni.