L’Organizzazione dei Paesi esportatori ha ridotto le proprie previsioni sulla domanda globale di 50 mila barili al giorno per l’impatto del rallentamento in America Latina e i rischi sugli sviluppi dell’economia in Cina. Avverte che non è esclusa una ulteriore revisione al ribasso nei mesi a venire.
A marzo l’Opec ha pompato 32.25 milioni di barili al giorno, 14.900 in più rispetto a febbraio, ma dai dati contenuti nel rapporto emerge una riduzione di 487 mila barili al giorno rispetto a gennaio che rappresenta il termine di riferimento per il congelamento dei livelli produzione di cui si discuterà nel vertice di Doha di questo fine settimana.