Venezia, gambiani in Italia per motivi umanitari spacciano droga nel Parco Albanese di Mestre

Il Servizio Sicurezza Urbana della Polizia Municipale di Venezia ha posto in essere una nuova operazione antidroga, la quinta negli ultimi mesi, presso il parco “Alfredo Albanese” di Mestre, in via Bissuola. L’operazione, pianificata anche con l’aiuto di alcuni cittadini residenti in zona che non hanno mancato di fornire preziose informazioni di dettaglio, ha consentito di cogliere in flagranza di spaccio due cittadini africani.

Entrambi gli spacciatori, di nazionalità gambiana, risultavano essere in possesso di permessi di soggiorno per motivi umanitari, rilasciati rispettivamente a  Catania e Belluno. Uno dei due, F.O. di 25 anni, era già stato colto in flagranza di spaccio dalla Polizia municipale in altre due occasioni, sempre all’interno del Parco Albanese ed in una occasione era anche stato tratto in arresto. L’uomo era assieme al connazionale F.B. di 19 anni. Le attività operative del Servizio Sicurezza Urbana hanno visto l’intervento di otto operatori in abiti civili dislocati all’interno del vasto parco sia a piedi che in bicicletta. I gambiani compievano gli spacci all’interno dell’area denominata delle “DUE C”.

Venezia spaccio nel Parco Albanese L’impianto operativo utilizzato ha visto, come al solito, l’impiego di  telecamere occultate e dell’unità cinofila del Corpo, l’infallibile KUMA. Nelle precedenti quattro operazioni gli interventi avevano interessato membri della stesso gruppo di gambiani e ghanesi che agiscono nella zona delle DUE C e membri del gruppo di nigeriani che agiscono tra il laghetto e lo stagno. Gli spacciatori sono stati bloccati nell’area DUE C, dopo che gli stessi avevano ceduto della marijuana ad un trentenne residente a Spinea e giunto al parco proprio per procurarsi lo stupefacente.

Le attività di video osservazione della Polizia municipale avevano consentito di individuare, con buona approssimazione, anche il luogo dove gli spacciatori detenevano il il grosso dello stupefacente, ovvero la zona delle DUE C ed un’area piantumata posta nelle vicinanze.

Anche questa volta l’intervento di Kuma è stato risolutivo; il cane ha passato al setaccio tutte le zone individuate dagli operatori e ha rinvenuto, sepolte sotto alla pietra lavica messa alla base delle piante, oppure negli interstizi di mattoni sconnessi, altri tre voluminosi involucri di marijuana e una barra di hashish.

Complessivamente sono stati sequestrati oltre 70 gr. di sostanze stupefacenti tra hashish e marijuana, per un controvalore al dettaglio di circa 700 euro.

Altro stupefacente è stato rinvenuto presso le panchine poste a ridosso della cosiddetta area CASCATE, vicino all’ingresso di via Po.

Durante le quattro operazioni sono stati complessivamente colti in flagrante otto spacciatori all’interno del Parco Albanese.

Il controllo del Parco, fa notare il Comando, proseguirà anche nei prossimi giorni.