“Luglio suona bene”, l’estate prossima all’Auditorium di Roma

40 serate dal 14 giugno al 3 agosto, star nostrane e internazionali di ogni genere, musica di ogni ambito (quest’anno c’è anche la classica a cielo aperto) ma anche teatro e danza. E’ la XIV edizione di Luglio suona bene, la rassegna estiva alla Cavea dell’Auditorium. L’hanno presentata in Campidoglio José Ramon Dosal, a.d. di Musica per Roma, e Aurelio Regina, presidente della relativa e omonima fondazione, con il Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca.

Speciale, quest’edizione, non solo per l’impressionante parterre che va da José Carreras a Sting passando per Joan Baez, Battiatoin coppia con Alice, Cindy Lauper, Venditti, De Gregori, l’anglo-libanese Mika, Jean-Michel Jarre nell’unica data italiana 2016… Speciale anche perché molti dei protagonisti recano proposte speciali: dalla reunion Battiato-Alice a De Gregori che canta il “suo” Bob Dylan; da Santana che porta echi del prossimo album (Santana IV), in cui torna insieme al fior fiore della formazione che incise Caravanserai nel ‘72 (giganti come Mike Shrieve, Gregg Rolie, Mike Carabello, Neal Schon), a Stefano Bollani che lavora da par suo sulla musica napoletana del passato. Speciale anche per la presenza dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia che tengono quattro concerti. E per l’esordio del 14 giugno con Dario Fo, piroettante vegliardo con il suo Mistero Buffo ampliato e integrato (dentro ci sono anche La storia della tigre e la Parpaja topola).

Insomma, le premesse ci sono tutte “per sfondare il muro del milione di spettatori”, obiettivo auspicato da Aurelio Regina dopo 13 anni con 75mila spettatori l’anno in media, 450 serate in tutto e 1.500 artisti in cartellone. Tanto più che Luglio suona bene è una delle manifestazioni all’aperto con maggiore potenzialità e capienza al mondo: ogni serata, come ha ricordato Dosal Noriega, può ospitare oltre 3.600 spettatori e tutta la rassegna oltre centomila. “Un evento di richiamo internazionale”, ha sottolineato il Commissario Straordinario Tronca, in linea con l’idea che “la cultura deve essere l’asse portante del risveglio della città”.