Roma, Raf Vallone serata evento alla Casa del Cinema

Dai campi di calcio della serie A (con la maglia granata del Toro) alle redazioni giornalistiche di grandi quotidiani (L’Unità, La Stampa), dai palcoscenici di tanti teatri ai set cinematografici di tutto il mondo. Cento anni fa, esattamente il 17 febbraio del 1916 nasceva a Tropea Raffaele Vallone, in arte Raf. Le figlie, Eleonora e Arabella, in collaborazione con la Casa del Cinema di Roma lo ricordano oggi nel corso di una serata-evento. Cuore dell’appuntamento la proiezione del film ‘Uno sguardo dal ponte’, diretto nel 1962 da Sidney Lumet, che valse a Vallone il premio David di Donatello quale migliore attore protagonista. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione, in anteprima assoluta, del frammento inedito di una recente intervista con Peter Brook, che diresse Vallone nella storica versione teatrale di ‘Uno sguardo dal ponte’ (580 repliche solo al Thèatre Antoine di Parigi). Icona del cinema italiano degli anni cinquanta sin dal suo celebre esordio nel 1949 con ‘Riso amaro’ di Giuseppe de Santis . Intellettuale rigoroso, attore poliedrico in grado di recitare anche in inglese e francese, Raf Vallone diventò ben presto un divo internazionale, uno dei pochi italiani dell’Academy Award, l’associazione che attribuisce i premi Oscar.

Interprete di oltre cento film, fu diretto dai più grandi registi italiani e internazionali, da Pietro Germi a Dino Risi, da Vittorio De Sica a Francis Ford Coppola. Molto attivo anche in teatro, ha interpretato Ibsen, Pirandello, Brecht, Shakespeare, Miller. Talvolta è stato anche regista di se stesso, come nella versione teatrale italiana dello stesso ‘Sguardo dal ponte’, con Alida Valli. Numerose le sue interpretazioni in sceneggiati televisivi divenuti storici, dal ‘Jane Eyre’ (1957) di Anton Giulio Maiano all’indimenticato ‘Il mulino del Po’’ (1963) di Sandro Bolchi.

Mercoledì 17 febbraio – Dalle ore 21 – Casa del Cinema di Roma – Villa Borghese (Largo Marcello Mastroianni,1) Ingresso libero fino ad esaurimento posti.