Acireale, dura condanna dell’Amministrazione comunale ai dipendenti infedeli

acireale«Ci saranno misure severe per i dipendenti che hanno sbagliato. Attendiamo che la Procura di Catania ci invii gli atti, a quel punto la commissione disciplinare, che ho nominato mesi fa, valuterà caso per caso, la gravità della posizione di ogni dipendente e applicheremo sicuramente tutte le norme in vigore di competenza dell’amministrazione comunale. Sicuramente i tre dipendenti sottoposti a misura cautelare saranno subito sospesi. La politica, l’amministrazione comunale da quando si è insediata ha fatto il possibile per restringere i fenomeni di assenteismo e contrastare eventuali atteggiamenti a danno della pubblica amministrazione. Abbiamo dato direttive precise già nel settembre del 2014 per regolarizzare gli orari di lavoro, le assenze, l’eccessiva flessibilità, abbiamo attuato la rotazione di dirigenti e dei funzionari e nel 2015 sono state avviate tutte le azioni conseguenti. Siamo dispiaciuti come amministrazione nei confronti della città e dei dipendenti onesti, ma il fatto che i cittadini abbiano denunciato comportamenti illeciti è un segnale che il senso civico sta crescendo. I dirigenti e i funzionari devono vigilare, ma al momento dell’insediamento ci siamo ritrovati con 300 dipendenti, su meno di 600, con amplia flessibilità di orario di lavoro, sistema che è stato del tutto revocato dal segretario generale, perché rendeva difficile un reale controllo. Ci complimentiamo con la Procura, la Questura e il Commissariato di Acireale per il lavoro svolto e forniremo la massima collaborazione». Sono le parole del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha voluto incontrare la stampa per chiarire la posizione di ferma condanna dell’amministrazione comunale verso i casi di assenteismo nel comune di Acireale emersi dall’indagine coordinata dalla Procura distrettuale di Catania. Nel corso della conferenza stampa è stato evidenziato che l’amministrazione comunale di Acireale, fin dal proprio insediamento nel giugno del 2014, si è adoperata in materia di personale disponendo diversi atti che hanno lo scopo di garantire il rispetto delle norme che regolano il contratto nazionale di lavoro in materia di: orari di lavoro, timbrature in entrata e uscita, razionalizzazione della procedura sulle assenze (ferie e permessi) e sulle omesse timbrature, rotazione dei dirigenti e funzionari, in ottemperanza alle norme sulla trasparenza e anticorruzione, (delibere e circolari in allegato). E’ stata inoltre avviata fin dai primi mesi la razionalizzazione delle risorse pubbliche in materia spese per il personale, (buoni pasto, straordinari ed integrazioni, adozione dei criteri di performance e compliance). Al tavolo erano presenti, oltre al primo cittadino, l’assessore al Personale, Alessandro Oliva, il presidente del consiglio comunale, Rosario Raneri, il deputato regionale, Nicola D’Agostino, e il segretario generale e capo settore direzione strategica del personale, Giovanni Spinella, che si è detto ferito dall’accaduto, che intacca il comportamento di quanti seriamente svolgono il proprio lavoro e di chi dirige la struttura, e ha ricordato i provvedimenti già adottati dall’ente.