Cagliari, restauro della tomba di Munazio Ireneo al Cimitero di Bonaria

Una diffusa “patina biologica” sulle superfici richiede un intervento di restauro nella tomba dedicata, dalla moglie Perpetua e da suo figlio, all'”uomo buono” Munazio Ireneo, preziosa ma poco nota testimonianza della Cagliari romana, conservata nel cimitero di Bonaria.

Per questo motivo la Soprintendenza Archeologica della Sardegna, in collaborazione con l’amministrazione comunale, nei giorni scorsi ha avviato i lavori che dovranno risanare il sepolcro databile al IV secolo dopo Cristo.

Un primo passo sarà la disinfestazione da colonie di microrganismi, alghe o muschi e sali cristallizzati. Successivamente, tenendo conto delle analisi di laboratorio per gli eventuali trattamenti da applicare, si passerà alla rimozione meccanica della patina e a lavaggi con acqua deionizzata. La pulizia riguarderà anche i lacerti delle superfici intonacate e decorate che sono ancora visibili all’interno dell’arcosolio della parete di fondo, nicchia ad arco scavata nel tufo, dove verranno consolidati i pigmenti e le malte, fissato l’intonaco distaccato, trattate le macchie organiche e le efflorescenze saline.

Una fase di consolidamento superficiale, infine, interesserà tutto l’ambiente funerario. L’intero svolgimento dei lavori (in calendario fino al termine del mese di marzo) verrà documentato con immagini fotografiche. Per valorizzare il risultato di questo restauro e facilitare la visione del cubicolo di Munazio si studia una diversa collocazione del cancello d’ingresso, più interna al sacello: si otterrà così un punto d’osservazione che rivelerà una affascinante eredità di secoli lontani, documento della lunga storia del colle di Bonaria come luogo di sepoltura e culto dei morti. L’amministrazione comunale intende provvedere alla realizzazione di un supporto alla visita, che consentirà una precisa informazione e la descrizione del sito.