Aosta, dalla Giunta nuove misure d’inclusione attiva e sostegno al reddito

Nella seduta di oggi, venerdì 29 gennaio, la Giunta regionale ha approvato la deliberazione che regolamenta la nuova misura di inclusione attiva e di sostegno al reddito, in esecuzione di quanto approvato dal Consiglio regionale con legge regionale n. 18 del 10 novembre 2015.

Si tratta di un misura rivolta a nuclei familiari in situazione di difficoltà economica e consiste in un intervento monetario, per un ammontare massimo di 4 mila 400 euro, con un’erogazione mensile, attraverso Finaosta S.p.A, di importi variabili tra i 450 ed i  550 euro.

L’intervento prevede un percorso concordato, finalizzato a superare le condizioni di difficoltà del nucleo familiare richiedente il sostegno, attraverso la definizione di un patto di inclusione stipulato tra il richiedente ed i servizi regionali. La misura può essere concessa per un massimo di 5 mesi.

Beneficiari sono i nuclei familiari (anche se composti da una sola persona), residenti in Valle d’Aosta ininterrottamente da non  meno di 24 mesi alla data di presentazione della domanda, il cui reddito ISEE ordinario, in corso di validità , non sia superiore a 6 mila euro.

La domanda deve essere prodotta da un componente il nucleo familiare presso il Centro per l’impiego o allo sportello sociale competente rispetto al luogo di residenza del richiedente, nel periodo compreso tra il 22 febbraio 2016 e il 31 marzo 2016.

Ulteriori requisiti previsti per il richiedente:

  • avere compiuto 30 anni di età;
  • essere cittadino italiano o cittadino di Stato appartenente all’Unione europea regolarmente soggiornante in Italia, o cittadino extracomunitario titolare di permesso di soggiorno CE, secondo la normativa vigente;
  • avere rilasciato la dichiarazione di immediata disponibilità (DID) allo svolgimento dell’attività lavorativa e aver sottoscritto il patto di servizio con uno dei Centri per l’impiego presente sul territorio regionale, oppure, in alternativa, avere una partita IVA attiva;
  • aver prestato attività lavorativa subordinata o aver avuto una partita IVA attiva per un periodo minimo di 1 anno anche in periodi non continuativi, nei cinque anni precedenti la data di presentazione della domanda; questo requisito può essere posseduto anche da un altro componente il nucleo familiare;
  • non aver maturato i requisiti per ottenere la pensione;
  • non essere titolare di trattamenti di sostegno al reddito, compresi i trattamenti di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) di indennità di mobilità, di indennità di disoccupazione  (NASpI/DIS-COLL) o di assegno di disoccupazione (ASDI) o di assegno di ricollocazione;
  • non ricevere trattamenti assistenziale erogati dallo Stato o dalla Regione, ad esclusione di:
    • contributi per il canone di locazione (legge regionale 3/2013),
    • dei contributi per le spese del riscaldamento domestico (legge regionale 43/2009),

Per ottenere il beneficio, non sono considerati trattamenti assistenziali le eventuali esenzioni o agevolazioni per il pagamento di tributi, le riduzioni nella compartecipazione al costo dei servizi nonché le erogazioni di buoni servizio o voucher che svolgono la funzione di sostituzione di servizi, gli assegni, premi o sussidi per fini di studio o di addestramento professionale o altre analoghe misure di sostegno.

I richiedenti devono dichiarare, all’atto della domanda, di impegnarsi affinché i componenti del nucleo familiare si rendano disponibili ad aderire, laddove previsto dal patto di inclusione, a un percorso concordato finalizzato a superare le condizioni di difficoltà del nucleo familiare.

La durata della misura sarà eventualmente prorogata di ulteriori tre mesi, dopo una sospensione di almeno un mese, nel caso in cui il patto di inclusione, avviato con esito positivo, necessiti di un ulteriore periodo di tempo per la sua completa realizzazione e sia stato integralmente rispettato.