Trasporti a Rimini, più mezzi pubblici a gasolio che in altre province
In una interrogazione alla Giunta, i consiglieri Raffaella Sensoli, Andrea Bertani e Gian Luca Sassi criticano la situazione del trasporto pubblico a Rimini: “Su un totale di 178 mezzi funzionanti nel riminese, sarebbero 171 i veicoli alimentati a gasolio, mentre 7 in tutto gli altri (3 a gpl e 4 ad elettricità)”; “39 mezzi immatricolati prima del 1990 e 47 quelli Euro 0”
Rimini sconterebbe “un vistosissimo ritardo” rispetto ad altre realtà regionali nella disponibilità di mezzi del trasporto pubblico alimentati da carburanti alternativi al gasolio e meno inquinanti. E’ quanto denunciano Raffaella Sensoli, Andrea Bertani e Gian Luca Sassi (M5s) in una interrogazione presentata alla Giunta per chiedere conto del “preoccupante dato riminese” e per chiarimenti sulle politiche del trasporto pubblico locale nel capoluogo costiero.
Secondo i dati pubblicati nella proposta di Piano regionale integrato dei traporti (riferiti all’anno 2011) – fanno notare i consiglieri M5s – Rimini presenta la più bassa percentuale di autobus alimentati con carburanti alternativi al gasolio, pari al 6,56%. Su un totale di 178 mezzi funzionanti nel riminese, sarebbero 171 i veicoli alimentati a gasolio, mentre 7 in tutto gli altri (3 a gpl e 4 ad elettricità). Sarebbero poi “sensibili le differenze presenti nel parco mezzi operante nei diversi bacini provinciali, derivante dalla situazione antecedente alla costituzione della società Start S.p.A., così che fra gli autobus ed i filobus attivi nel bacino riminese- proseguono i consiglieri- sarebbero presenti mezzi immatricolati nel 1982, ancora trentaquattro anni fa, sarebbero 39 i mezzi immatricolati prima del 1990 (uno su sei) e 47 quelli classificati come Euro 0 (uno su cinque)”. “Probabilmente- affermano Sensoli, Bertani e Sassi- le ingenti cifre spese dal 1996 ad oggi per il Trasporto rapido di costa (Trc) avrebbero potuto consentire un rinnovamento del parco mezzi ed una ristrutturazione del sistema di trasporto pubblico locale ad ampio raggio e non concentrato solo sulla linea parallela al lungomare”.
I consiglieri vogliono quindi sapere per quali ragioni si registrino percentuali così diverse di presenza di mezzi ad alimentazione diversa dal gasolio nelle diverse province della regione; se l’anzianità di immatricolazione dei mezzi su gomma utilizzati per il servizio Trasporto pubblico locale nell’ambito provinciale di Rimini sia analoga a quella dei mezzi utilizzati nelle altre province su cui opera Start Romagna spa; quali siano i costi della manutenzione dei mezzi impiegati nei diversi ambiti provinciali su cui operano i quattro gestori del Tpl in Emilia-Romagna. Guardando poi alla proposta di Prit e ai costi preventivati nel documento per interventi e mezzi di trasporto pubblico per la mobilità urbana, i consiglieri vogliono anche sapere a quanti veicoli su gomma (in possesso dei requisiti di efficienza, basso impatto ambientale ed accessibilità richiamati nello stesso documento) corrisponderebbero le risorse destinate dalla Regione alla realizzazione del Trc (“in tutto 169 milioni di euro fra infrastruttura e mezzi”).