Arese, educatore e prete salesiano accusati di abusi sessuali su un ragazzino

L’educatore di un centro giovanile parrocchiale e un sacerdote salesiano risultano indagati per violenza sessuale e pornografia minorile. A fare scattare l’inchiesta sarebbe stata la denuncia dei genitori della vittima, che si sono rivolti alla magistratura dopo che il figlio di 15 anni ha raccontato. Ad avvalorare il tutto la testimonianza firmata del Superiore provinciale dei Salesiani, che ha raccolto dai protagonisti degli episodi una “confessione” che ha voluto mettere per iscritto.

Il ragazzo frequenta da sempre l’oratorio. La primavera scorsa, su suggerimento di un amico, si rivolse a un educatore trentenne del centro giovanile, componente del consiglio pastorale, per avere un confronto sui temi della sessualità. Stando alla denuncia, una mattina l’educatore approfittò di un’indisposizione che aveva tenuto il ragazzino lontano da scuola, e andò a trovarlo a casa sua in assenza dei genitori.

Cosa avvenne quel giorno, il quindicenne riuscì a raccontarlo ai genitori solo un paio di mesi fa. Con la scusa di parlarne facendo un gioco, l’educatore avrebbe abusato del ragazzo. Poco tempo dopo, mentre era al mare col centro giovanile, pensò di trovare aiuto rivolgendosi a un sacerdote, anche lui trentenne, che l’anno prima era stato per qualche tempo ad Arese.

Stando alla denuncia, il religioso si sarebbe rivelato persona di tutt’altra specie. Prima avrebbe cercato di persuaderlo della “normalità” di quanto aveva dovuto subire dall’educatore. Poi, dopo averne chiesto l’amicizia su Facebook, gli avrebbe rivolto inviti a partecipare a incontri a sfondo sessuale anche con altre persone, e infine chiesto e ottenuto dal ragazzo un reciproco scambio di foto delle parti intime.

La storia che venne riferita anche al Superiore provinciale dei Salesiani, che a novembre convocò educatore e sacerdote. Entrambi sono stati sospesi e le loro ammissioni al superiore figurano in una testimonianza agli atti dell’inchiesta. L’indagine, che vede i protagonisti indagati per violenza sessuale e il sacerdote anche per pornografia minorile, è coordinata dal pm Cristian Barilli. I genitori, nella denuncia, hanno ricordato che in parrocchia c’è chi ha tentato fino all’ultimo di convincerli a non rivolgersi alla Procura.