Enrico Guarnieri alla Sala Umberto in Paraninfo dal 12 gennaio

Da annoverare sicuramente tra le più classiche delle commedie popolari siciliane, questa opera rappresenta sicuramente un severo banco di prova per le compagnie che decidono oggi di metterlo in scena. La commedia è stata scritta alla fine del XIX sec., vuole disegnare uno spaccato della Sicilia dell’epoca, con un continuo scorrere di personaggi dai tratti ora grotteschi ora signorili o patetici, tutti personaggi che sembrano avvolte entrare ed uscire dalle loro stesse vicende di vita, divenendone ora protagonisti ora spettatori; tutto ciò poiché essi, spesso, prigionieri della società con le sue assurde regole e bloccati dalla loro “educazione” o dalle proprie inibizioni, si affidano per segnare l’importante passo del matrimonio a “Don Pasquale Minnedda”, uomo dall’indomabile desiderio di vedere come lui, tutti gli altri, sposati. Ma spesso i matrimoni costruiti da Don Pasquale assomigliano tanto a quelle famose ciambelle senza buco, e da qui una sequenza di fatti, liti, maledizioni, dai risvolti comici che danno vita a questa commedia.