Trento, alpinista di 52 anni morto sulle Dolomiti di Brenta

L’uomo, un cinquantaduenne di Trento, si trovava in montagna da solo. E’ stato ritrovato morto in fondo a un canalone di neve sotto cima Sassara, dopo essere precipitato per circa 200 metri dal sentiero Claudio Costanzi. Nonostante fosse equipaggiato di ramponi, si presume che sia scivolato a causa del ghiaccio e l’incidente è avvenuto a circa dieci minuti dal bivacco “Fratelli Bonvecchio” che sorge sulla spalla nord di Cima Sassara.

L’alpinista era partito domenica mattina da Trento, da solo, con l’intento di trascorrere la notte in quota. Il figlio dell’alpinista, non avendo notizie del padre, preoccupato, ha allertato i soccorsi, telefonando al 118 alla Centrale unica di emergenza. Sono così iniziate le ricerche. Trovata l’auto dell’uomo parcheggiata a Carlo Campo Magno e non avendo all’inizio notizie certe sul suo reale itinerario, le ricerche hanno prima interessato un’ampia zona della montagna, poi si sono concentrate su Cima Sassara.

Per le ricerche, l’Area operativa Trentino Occidentale del Soccorso alpino trentino, d’accordo con la Centrale unica d’emergenza, ha richiesto l’intervento dell’elicottero con a bordo il personale medico e sanitario e il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino e proprio e proprio durante un giro di perlustrazione, è stato individuato il corpo dell’alpinista in fondo a un canalone privo di vita.

La salma è stata così caricata a bordo del mezzo aereo attraverso il verricello e trasportata alla camera mortuaria del cimitero di Madonna di Campiglio.