Con Art Bonus siamo tutti mecenati, il patrimonio artistico-culturale vive anche dentro di noi

L’Italia è un museo all’aperto. Borghi e città racchiudono piccoli e grandi scrigni ricchi di tesori. Opere d’arte. Chiese, palazzi, monumenti, piazze, un patrimonio immenso testimonianza di una grande storia. Questo patrimonio è stato realizzato, custodito e preservato da tanti italiani che anno dopo anno hanno contribuito in modi diversi ad arricchirlo. Il BelPaese è anche terra di mecenati, uomini che hanno preso a cuore l’arte e gli artisti.

Per riscoprire il mecenate che c’è noi è “nato” ArtBonus. Si tratta di un’iniziativa aperta a tutti: manager, imprenditori, casalinghe, signore che fanno shopping, pescivendoli, musicisti, architetti, studenti. Tutti si alternano nelle loro occupazioni tipiche e dentro di loro sono evocati alcuni dei più significativi beni culturali del nostro Paese. Da un mese sulle principali reti RAI e sui Social network è diffuso uno spot della Presidenza del Consiglio che recita “Art Bonus. Siamo tutti mecenati”. Questa campagna di comunicazione sociale ci dice che il patrimonio artistico-culturale vive anche dentro di noi. Il patrimonio italiano fa parte della nostra identità. Lo spot ci ricorda che compiere un piccolo gesto per preservare i nostri beni culturali vuol dire conservare anche la nostra identità e trasmetterla ai nostri figli. Si tratta di un vero e proprio appello al mecenatismo che ora, grazie all’Art Bonus, è alla portata di tutti. Un risveglio della coscienza civica, una chiamata al senso civico e dell’appartenenza.

L’Art Bonus rappresenta un beneficio fiscale che riconosce a chi dona un credito d’imposta del 65% dell’importo donato. Le donazioni sono erogazioni liberali in denaro. Non su tratta di sponsorizzazioni. Singoli cittadini o aziende fanno donazioni a favore del patrimonio culturale pubblico (legge n. 106 del 2014). Ad esempio donando 2 mila euro per restaurare un edificio storico si può abbattere di 1300 euro la propria dichiarazione dei redditi.

I soggetti che possono donare sono sia le persone fisiche che le persone giuridiche (imprenditori e società commerciali). Art Bonus non si rivolge quindi solo alle grandi aziende. Tutti noi possiamo essere protagonisti anche da comuni cittadini avendo ora la possibilità di compiere un gesto importante per la cultura ottenendo un beneficio fiscale. Lo stanno già facendo in tanti, con donazioni che vanno dai 20 euro a milioni di euro.

A fini di trasparenza tutte le donazioni vengono registrate sul portale istituzionale www.artbonus.gov.it (gestito da Arcus S.p.A). Un fattore non trascurabile. E’ stata eliminata ogni lungaggine burocratica. Per donare basta un semplice versamento con l’evidenza della causale “Art Bonus” sulla ricevuta. Una lista di interventi in attesa di donazioni è disponibile sul portale Art Bonus, oppure si possono consultare i siti web delle istituzioni pubbliche/organizzazioni culturali territoriali per sapere quali beni e attività si possono sostenere.