Milano, 18 febbraio Giornata del Lavoro Agile

Si terrà il prossimo 18 febbraio la terza Giornata del Lavoro agile, un progetto del Piano Territoriale degli Orari del Comune di Milano che ha fatto da apripista alla legge nazionale in discussione in queste settimane al Parlamento. Obiettivo di quest’anno: raddoppiare le adesioni rispetto alla scorsa edizione e confermare un trend di crescita inarrestabile. A Palazzo Marino, alla presenza di Chiara Bisconti, assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero e Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il lavoro e Sviluppo economico, i partner dell’iniziativa hanno firmato il protocollo d’intesa, ovvero l’impegno, confermato, a partecipare alla giornata. Fanno parte della ‘squadra’ del lavoro agile ABI, AIDP, Anci Lombardia, Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, CGIL Milano, CISL Milano Metropoli, UIL Milano e Lombardia, SDA Bocconi School of Management, Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Valore D. Parteciperanno anche le Amministrazioni comunali di Genova, Torino, Bergamo e la Provincia di Trento. Il lavoro agile non richiede una postazione fissa in ufficio; consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra, da un ufficio decentrato o da una postazione in coworking. È una modalità che soddisfa chi lavora e rende le imprese più competitive. Possono aderire alla ‘Giornata del lavoro agile’ le aziende private, gli enti pubblici e gli studi professionali. L’adesione all’iniziativa è rivolta ad aziende, enti e liberi professionisti che desiderano far sperimentare ai propri lavoratori modalità di lavoro agile e anche a chi ha già al suo attivo accordi e forme di lavoro agile. “Rilanciamo la terza giornata del lavoro agile forti del consenso raccolto nelle prime due edizioni – dichiara l’assessora Chiara Bisconti – e del crescente interesse. La sperimentazione di Milano è stata ed è decisiva  nella stesura della legge nazionale di cui sta discutendo il Parlamento che speriamo sia presto approvata. Si tratta di un passaggio culturale importante per il nostro paese e siamo contenti di essere protagonisti. Nel 2014 vennero coinvolti 5mila lavoratori e lavoratrici, l’anno scorso a partecipare furono più di 8mila e per il 2016 puntiamo a raddoppiare questi numeri arrivando a più di 200 tra enti e aziende coinvolte. Puntiamo a coinvolgere tutta la Città Metropolitana. Il lavoro agile permette di rispondere alle tantissime nuove esigenze del lavoro di oggi e viene incontro ai bisogni delle persone”. “Festeggiamo con entusiasmo la terza edizione della Giornata del Lavoro Agile – afferma Cristina Tajani – e siamo sempre più  convinti che la conciliazione e la condivisione dei carichi di lavoro e dei carichi di vita sia necessaria per migliorare il mondo del lavoro, perché rende lo svolgimento delle proprie mansioni più efficiente e aumenta la competitività delle aziende. L’Amministrazione comunale sostiene concretamente lo smartworking, grazie alla creazione di un albo qualificato dei coworking presenti in città, che oggi conta ben 49 spazi di condivisione privati che accolgono le realtà più disparate. Alcuni sono ipertecnologici, altri dedicati alle donne che vogliono conciliare lavoro e carriera, altri ancora  mettono insieme giornalisti, grafici e designer. Inoltre incentiviamo con un massimo di 1.500 euro ogni singolo coworker e offriamo fino a 20.000 euro per investimenti tecnologici o strutturali negli spazi esistenti”. Hanno sperimentato il lavoro agile per la prima volta oltre il 40% delle aziende aderenti in entrambe le edizioni. Sono stati coinvolti settori produttivi diversi, con un bacino complessivo di circa 2/300.000 lavoratrici e lavoratori. Sono molte le piccole aziende (nel 2015 il 55% delle imprese/enti ha meno di 100 dipendenti), diverse medie e medio-grandi (tra 101 e 500 lavoratori) e tanti lavoratori delle grandi aziende (con più di 1.000 dipendenti). Mentre nel 2014 ha riscosso adesioni nella vasta regione urbana milanese, nell’edizione 2015 la Giornata del lavoro agile si è diffusa nel Nord Italia, ma con presenze anche nel centro Italia. I lavoratori e le lavoratrici agili che vi hanno partecipato sono professionalizzati ed istruiti. Hanno gestito con flessibilità il proprio orario di lavoro (79% il 6 febbraio 2014 e 70% il 25 marzo 2015), spesso da casa (89% nel 2014 e 85% nel 2015) o anche da sedi distaccate delle imprese/enti (il 25 marzo 2015 l’11%, in crescita del +74% rispetto all’edizione 2014). I dipendenti hanno risparmiato un tempo medio solitamente dedicato agli spostamenti di circa due ore (112 minuti nell’edizione 2014 e 108 minuti nell’edizione 2015), che hanno riutilizzato in prevalenza per diluire le routine quotidiane (cura della famiglia e attività domestiche: 61% nel 2014 e 65% nel 2015), prevalentemente a casa (83% nel 2014 e 81% nel 2015). Sono lavoratori in prevalenza non milanesi, con percorrenze medio-lunghe, che avrebbero effettuato almeno parte dello spostamento con un mezzo privato a motore (63% nell’edizione 2014) o per l’intero tragitto (45% nell’edizione 2014 e 38,9% nell’edizione 2015). La loro assenza in città contribuisce a ridurre la mobilità pendolare proprio nelle fasce di picco e congestione al mattino e verso sera tra le 17.00 e le 19.00. Dal punto di vista ambientale, in un solo giorno sono stati evitati circa 150.000 km nel 2014 e circa 170.000 km nel 2015 percorsi con mezzi privati a motore. Per ciascuna edizione non sono stati immessi in atmosfera circa 6 kg di Pm10, circa 87-90 kg di ossidi di azoto (di cui 32 kg di biossido di azoto) e circa 32-33 tonnellate di anidride carbonica; quantità che corrispondono a poco meno dell’1% delle emissioni atmosferiche mediamente rilasciate dal traffico stradale nella città di Milano in un giorno feriale invernale, tranne per il biossido d’azoto che corrisponde invece all’1-2%.