Teatro Tor di Nona: Menone

Dal 1 al 6 dicembre debutta al Teatro Tor Di Nona lo spettacolo I numeri dell’anima da “Menone” di Platone, per la regia di Flavio Albanese. Menone, giovane discepolo del sofista Gorgia, incontra Socrate a casa del suo ospite Anito e lo interroga su un tema alto: La Virtù può essere insegnata?. Il Non-Sapere socratico trasforma la schermaglia retorica, in una profonda riflessione dialettica. Lungo il loro Discorso, Socrate e Menone incontrano altri due personaggi: Lo Schiavo e Anito. Con il primo Platone dimostra l’immortalità dell’anima e attraverso Anito, dimostra che la Virtù politica è apparente. la conoscenza di tali verità non è affatto comunicabile come le altre conoscenze… E’ una lezione rigorosa ed estemporanea, fortemente ironica e brillante, è un agile ed efficace versione del celebre dialogo MENONE sulla trasmissibilità  della virtù, un “manifesto” per l’ Accademia che Platone fonderà probabilmente subito dopo aver conosciuto Archita, allievo di Pitagora. Ricco di colpi di scena, spunti comici ed improvvisazioni con il pubblico, è una performance pensata per qualunque spazio, dal palcoscenico alle aule scolastiche, dai foyer dei teatri agli appartamenti, che restituisce, pur rispettandone fedelmente e con rigore la lettera, un carattere popolare a questioni filosofiche senza tempo. Il tema dell’insegnamento e  della trasmissione della virtù, sono  il filo portante del dialogo, che al suo apice, vede un coinvolgimento diretto degli spettatori in un gioco fatto di leggi matematiche e geometriche, in cui si dimostra  “l’immortalità dell’anima”. “…poiché i politici, quando agiscono in modo virtuoso, non lo fanno per conoscenza ma per sorte divina…al pari degli indovini”.