Bologna, il Capodanno in Piazza Maggiore con Carl Barât

A Bologna si festeggia l’arrivo del nuovo anno in Piazza Maggiore con Carl Barât (The Libertines) dj set che si esibirà Dallalto del balcone di Palazzo del Podestà e con il rogo del Vecchione d’artista, ideato quest’anno da Cristian Chironi.

Dallalto è il titolo della serata di Capodanno che avrà inizio alle 22.30 e vedrà protagonista di un Dj se Carl Barât, frontman insieme a Pete Doherty di The Libertines, la band inglese che ha definito la musica indie degli ultimi 15 anni. Icona di stile e poeta maledetto, Carl Barât, frontman anche dei Dirty Pretty Things e di Carl Barât and The Jackals, nell’estate 2014 ha riunito i Libertines (che si erano sciolti nel 2004) per un concerto unico a Hyde Park, che ha contato oltre 65.000 presenze. Dopo la loro partecipazione a sorpresa a Glastonbury 2015 in un concerto indimenticabile ed emozionante, è seguito l’annuncio del terzo lavoro della band, Anthems For Doomed Youth, pubblicato a settembre 2015. La serata Dallato sarà aperta da Machweo, progetto musicale nato nel 2012 da Giorgio Spedicato (classe 1992), artista proveniente da Carpi e ormai di base a Bologna, molto attivo sulla scena musicale e con un nuovo album in uscita a gennaio 2016 dal titolo Musica Da Festa. Il suo dj set accompagnerà il pubblico a ridosso dello scoccare del nuovo anno.

A mezzanotte, come vuole la tradizione bolognese, si accenderà il rogo del Vecchione, disegnato quest’anno da Cristian Chironi, artista nato a Nuoro nel 1974, che vive e lavora tra Bologna e l’Europa, individuato in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Istituzione Bologna Musei.

Dopo gli anni di formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Chironi ha intrapreso la sua ricerca artista che lo vede impegnato su diversi progetti, realizzando lavori site-specific di carattere performativo e installativo: proprio in questi giorni sta lavorando a Marsiglia (Apartment 50 Unité d’habitation), terza tappa di My house is a Le Corbusier, progetto partito a Bologna nel gennaio 2015 in occasione di Art City, che ha al centro le numerose abitazioni progettate nel mondo dal celebre architetto, nelle quali l’artista trascorre un periodo di residenza realizzando successivamente una mostra. Il Vecchione, opera effimera per definizione, sarà allestito in Piazza Maggiore a fine dicembre e vivrà per pochi giorni prima del rogo che lo brucerà, chiudendo simbolicamente l’anno passato. Il Capodanno in Piazza Maggiore è ideato e sostenuto dal Comune di Bologna, organizzato da Estragon, in collaborazione con Bologna Welcome. Gli artisti Carl Barât è frontman, insieme a Pete Doherty, dei The Libertines, la band inglese – che insieme a John Hassall al basso e Gary Powell alla batteria – ha definito la musica indie degli ultimi 15 anni. Up the Bracket, album d’esordio della band pubblicato nel 2002, è considerato un capolavoro degli anni 2000. Osannati dal pubblico e dalla critica, la band diventa presto famosa per le sue performance live, influenzate dagli altalenanti rapporti dei due frontman.

Quando infatti nel 2004 esce il loro secondo omonimo album, la band è già sciolta.

Dopo lo scioglimento dei The Libertines, Barât dà inizio alla sua carriera solista. Il 15 settembre 2005 l’annuncio ufficiale della nascita dei Dirty Pretty Things, formata dall’ex batterista dei Libertines Gary Powell, il chitarrista Anthony Rossomando, che aveva sostituito Doherty quando quest’ultimo era stato allontanato dal gruppo, Didz Hammond e naturalmente Barât.

A maggio 2006 la band pubblica l’album d’esordio, Waterloo to Anywhere, prodotto da Dave Sardy, che già aveva lavorato con Supergrass, The Dandy Warhols, Jet, Marilyn Manson, Rolling Stones e Oasis. L’album ha sonorità simili a quelle dei primi Libertines con influenze punk e reggae. Dopo la pubblicazione di Romance at the short Notice, secondo lavoro della band, i Dirty Pretty Things decidono però di sciogliersi.

Nel 2010 Barât pubblica il suo primo e omonimo album da solista, anticipato dal singolo Run with the boys, accolto positivamente sia dal pubblico sia dalla critica.

Fresco d’annata è il progetto Carl Barât and The Jackals, che lo scorso 16 febbraio ha debuttato con l’album Let It Reign via Cooking Vinyl. A Storm Is Coming, singolo estratto dall’album, è sicuramente degno dei migliori Libertines.

carlbaratandthejackals.com www.facebook.com/carlbarat twitter.com/carlbaratmusic Machweo è un progetto musicale nato nel 2012 da Giorgio Spedicato, classe 1992, originario di Carpi (MO) e ora di base a Bologna. Questi due anni musicalmente sono stati serratissimi: due EP (uno autoprodotto e un altro uscito per Indiangold Records, netlabel messicana) e un album (contenente pezzi dei vecchi EP e alcuni inediti, uscito per Flying Kids Records nel maggio del 2013), più di cento date da fine 2012 in giro per la penisola accumulando esperienza e fan, aprendo i concerti di artisti come Shigeto, Thyco, Plaid, Slow Magic, Suuns, Baths, Groundislava, Forest Swords, Francesco Tristano, e condividendo il palco con artisti italiani del calibro di Be Forest, Drink To Me, Go Dugong, Godblesscomputers, Furtherset, Yakamoto Kotzuga e tanti altri.

Nel 2014 per l’etichetta culto Bad Panda Records è uscito il singolo Tramonto che ha avuto in pochissimo tempo un grande successo, ed è stato utilizzato come colonna sonora del video di presentazione della collezione fw 14/15 di Diesel. Al momento Machweo sta lavorando sul nuovo disco Musica Da Festa, in uscita a gennaio 2016. Cristian Chironi, nasce a Nuoro nel 1974, vive e lavora tra Bologna e l’Europa. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel suo lavoro utilizza diversi linguaggi, facendoli dialogare spesso insieme. Ha realizzato lavori site-specific di carattere performativo e installativo, cercando sempre l’interazione con il contesto, sia esso umano (pubblico) che ambientale (spazio). La sua ricerca mira a mettere in relazione una pluralità di concetti, come realtà e finzione, memoria e contemporaneità, figura e immagine, bidimensionale e tridimensionale, conflitto e integrazione. Tra le mostre personali: My house is a Le Corbusier (Apartment 50 Unité d’habitation) Marsiglia; Godless Galleria Ex elettrofonica Roma; My house is a Le Corbusier (Studio-Apartment) Parigi; Cutter Rita Urso Gallery Milano; My house is a Le Corbusier (Esprit Nouveau Pavillon) Bologna; Broken English MAN- Museo d’Arte della provincia di Nuoro; Cutter Musée historique et des porcelaines Nyon; CROSS OVER Fondazione Biagiotti Firenze; DK Art Fall 09 PAC Ferrara. Tra i solo performance: Santarcangelo Festival Internazionale del teatro in piazza Santarcangelo di Romagna; Sunny Side Up Netwerk Aalst; Performance Voyage 4 MUU Gallery Helsinki; LE FAR° Festival des arts vivants Nyon; Burning Ice Kaai Theater/studio’s Brussel; CORPUS.Arte in azione Museo Madre Napoli; Le soirées nomades de la Fondation Cartier Paris; F.I.S.Co.10 Festival Internazionale dello spettacolo Bologna; Contemporanea 2010 Prato; Perfor- mances Arles; Les urbaines – Festival des créations émergentes Lausanne; Trama Fundacao Serralves Porto; Carta Bianca Espace Malraux Chambéry de la Savoie; Festival internazionale della performance Trento; Mirfestival Atene; transACTION Munchen; Uovo performing arts festival Milano; Plateaux Festival Frankfurt; Oltrarno Atelier Festival Cango Firenze; Living Room Xing/Raum Bologna. Tra le collettive: Lié (ou non) à un emplacement en particulier Kunstmuseum Thun; Moroso Concept for Contemporary Ary Villa Manin; Le leggi dell’ospi- talità Galleria P420 Roma; Untitled (As of Yet) Flux Factory New York; Chinese Whispers Cura.Basement Roma; Lontano da dove Macro Pelanda Roma; A History Out of Context The Promenade Gallery Vlorë; Volume Collection Museum of Modern and Contemporary Art Rijeka; Community – La ritualità collet- tiva prima e dopo il web Marca – Museo d’Arte di Catanzaro; Spectator is a worker Tina-B Contemporary Art Prague; City Limits – Close your eyes and dream Tongji University in Shanghai; International Festival for Arts and Media Yokohama 2009/CREAM Tokyo University of the Arts Competition Yokohama; Ser- rone – Biennale Giovani 09 Villa Reale di Monza; To Bring International Videos To Istanbul Akbank Sanat and Istanbul Bilgi University Istanbul; New Italian Epic Brown Project Space Milano; Worldmaking neon> campo base Bologna; Soft Cell: dinamiche nello spazio in Italia videoReport Italia GC.AC. Monfalcone; Back to the present Appetite Gallery Buenos Aires; Rileggere l’immagine – La fotografia come deposito di senso (Italia 1970-2009) Prague Biennal Art 4; ad’a. area d’azione Musei civici di Imola; SS9 – Strade Blu Arte Galleria Municipale di Imola; Casa dolce casa, MAN-Museo d’Arte della provincia di Nuoro. www.cristianchironi.it Info http://www.comune.bologna.it/cultura www.bolognagendacultura.it #DALLALTO