Un patto di comunità per attenuare gli sprechi alimentari

Gli sprechi alimentari e di altro genere incidono pesantemente sull’economia familiare. Una rete di collaborazioni tra associazioni, istituzioni, cittadini per recuperare sane abitudini di sobrietà e il valore della solidarietà e della donazione. Sono queste le proposte lanciate da Luisa Rubino – Responsabile provinciale Associazione Nazionale dei Consumatori Rete Sociale Attiva nel corso del convegno pubblico che si è tenuto a Potenza presso la Sala A del Consiglio Regionale. Bisogna dare una risposta al disagio delle famiglie con capi famiglia disoccupati – ha detto ancora Rubino – e un contributo può essere offerto dalla legge regionale di iniziativa del consigliere Mario Polese, legge che prende in esame il tema del contrasto al disagio sociale mediante l’utilizzo di eccedenze alimentari e non. Anche il contributo delle organizzazioni del mondo del volontariato e della cooperazione sociale – ha concluso Rubino – è fondamentale per la salvaguardia degli interessi dei consumatori e per la elaborazione di sinergie in un settore particolarmente delicato e sensibile, anche dal punto di vista economico ed ambientale. Sul tema del nuovo preoccupante impatto sociale dei new media riguardo alle cosiddette “sfide di fitness” si è soffermata Giuditta Lamorte – Presidente Corecom Basilicata. L’idea degli hashtag e dei post per mostrare “come sei magro”, con foto che enfatizzano la magrezza esasperata – ha osservato Lamorte – diventano fonte di incoraggiamento al perseguimento di regimi alimentari esasperati e generano l’allarme da parte degli esperti di disturbi alimentari. Queste sfide – ha concluso Lamorte – inducono in particolare i giovanissimi a comportamenti alimentari potenzialmente mortali. La proposta di legge regionale che promuove le attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari -ha detto il consigliere regionale Mario Polese – va nella direzione di trasformare gli sprechi alimentari in opportunità verso quei soggetti che vivono in condizioni di povertà ed esclusione sociale, promuovendo l’attività di recupero attraverso, anche, le importanti reti del volontariato. Nel momento attuale molto delicato – ha aggiunto – diviene fondamentale il “culto della donazione” ineludibile per combattere un disagio diffuso. E’ necessario riunire i vari ‘pezzi’ del volontariato per giungere ad una proposta organica di azione sul territorio. Dare poi – ha proseguito Polese – la giusta valenza alla incentivazione nell’ambito di un bilancio sociale che offra anche delle premialità per chi opera ed offre agli altri. Prevediamo, quindi, un plafond che contempla una serie di attività collaterali, non da ultimo il reinserimento dei soggetti beneficiari della donazione con la restituzione e l’offerta, a loro volta, della propria professionalità, del proprio tempo. Creare un “Banca del tempo” diviene strumento cardine in un meccanismo che va ad incrociare bisogno, offerta e lavoro. Al convegno moderato da Patrizia Baccari, coordinatrice di Fare Ambiente Basilicata hanno anche preso parte il Consigliere provinciale con delega all’ambiente Massimo Macchia che si è soffermato sul concetto di spreco come rifiuto ed ha poi affrontato le problematiche e i costi dei rifiuti, e il Presidente della Federazione Italiana Cuochi, Rocco Pozzulo che ha invece ribadito che in cucina non si deve sprecare nulla poiché una attenta cucina parte dal rispetto della terra.