Cosenza, il cantante Gianni Morandi ascoltato al tribunale

Gianni Morandi è stato convocato dalla Procura bruzia come testimone in un processo per truffa. Il caso riguarda Leonardo Vitola, originario di Trebisacce ma residente a Roma, che avrebbe intascato 60 mila euro dietro la promessa di far cantare una giovane donna in coppia con Katia Ricciarelli al Festival di Sanremo del 2011, condotto proprio dal cantante.

L’uomo di Trebisacce avrebbe preso questi soldi da una ragazza figlia di un dentista cosentino, il quale dopo la mancata esibizione (e il rinvio al prossimo anno, anche questo non realizzato) ha sporto denuncia spiegando che quanto accaduto aveva causato anche problemi di depressione alla figlia.

Gianni Morandi è stato ascoltato in Corte d’Assise dal giudice monocratico Francesca De Vuono con la quale alla fine non è mancata una stretta di mano di saluto. Vitola sostiene che avrebbe mandato delle mail a Morandi nelle quali annunciava la partecipazione della ragazza a Sanremo. Morandi ha detto di conoscere Vitola ma di non ricordare di aver ricevuto mail, e si è detto certo che quell’anno la partecipazione della Ricciarelli non era prevista.

Il Tribunale di Cosenza, per la presenza dell’artista, si è paralizzato, con centinaia di persone in aula a cercare autografi e selfie. La deposizione è durata pochi minuti. Il cantante ha chiesto il rimborso spese per essere venuto a Cosenza, cosa che il Tribunale gli ha accordato.