Cassano d’Adda, ventenne marocchino pestato a sangue a scopo di rapina

La brutale aggressione è stata compiuta da un giovane connazionale della vittima. Il pestaggio è avvenuto per strappargli portafoglio e cellulare. Il marocchino di 20 anni è finito in ospedale in prognosi riservata. L’aggressore è un marocchino di 22 anni, residente nella Bergamasca, arrestato dai carabinieri di Cassano d’Adda. L’uomo è in carcere. Deve rispondere di lesioni gravi e rapina.

Gli inquirenti non si escludono, oltre a quello della rapina, altri possibili moventi. Il bottino esiguo della rapina, un cellulare e un centinaio di euro in contanti, non giustificherebbero del tutto la violenza del pestaggio, avvenuto in circostanze in parte da chiarire. L’aggressione è avvenuta in una zona isolata appena al di fuori dell’abitato cassanese, verso Fara Gera d’Adda. Stando a quanto la vittima, un marocchino domiciliato a Cassano d’Adda, ha avuto modo di riferire ai militari che lo hanno sentito dopo il ricovero, il suo connazionale l’avrebbe avvicinato e approcciato senza un motivo.

Quando il ferito ha chiesto aiuto, le sue condizioni sono apparse subito critiche. I sanitari, all’ospedale di Treviglio, hanno scelto di non sciogliere la prognosi, anche per valutare il decorso di una brutta commozione cerebrale che il giovane ha rimediato battendo la testa sul selciato. I Carabinieri di Cassano d’Adda hanno avviato indagine e ricerche, giungendo alla identificazione dell’aggressore, raggiunto al suo domicilio.

Nel suo appartamento in provincia di Bergamo, a Casirate d’Adda, i militari non hanno ritrovato il portafogli nè il denaro ma il cellulare rapinato al giovane ricoverato in ospedale. Portato in camera di sicurezza, è stato in nottata trasferito a Milano.