Marcheno, si cerca il cadavere di Mario Bozzoli, si indaga per omicidio e sequestro di persona

In azienda continua l’impegno alla ricerca ormai di un corpo. “Lo diciamo apertamente: cerchiamo il suo cadavere e nelle prossime ore le ricerche toccheranno i monti oltre il Mella, sopra la Provinciale” spiega il sindaco Diego Bertussi, coordinatore della Protezione civile.

Nel frattempo la famiglia di Mario Bozzoli si è rivolta ad un legale che ha chiesto la consulenza dell’ex Ris Luciano Garofano.

La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per sequestro di persona. Un’ipotesi di reato, questa, che lascia agli inquirenti e agli investigatori la massima libertà di agire nei loro accertamenti. “Non possiamo escludere alcuna ipotesi”, ha dichiarato il procuratore di Brescia Tommaso Buonanno. Gli abiti sono rimasti appesi nell’armadietto, l’auto era regolarmente parcheggiata in azienda e nessuno ha visto uscire dai cancelli Mario Bozzoli, un uomo alto un metro e novanta che in azienda lavorava in tuta blu esattamente come i suoi operai. Anche le tracce dei cani molecolari si fermano nell’area della fabbrica. Tuttavia le indagini vengono condotte in tutte le direzioni, coordinate in modo meticoloso dal comandante dei Carabinieri di Brescia colonnello Giuseppe Spina. Le ipotesi vanno dall’allontanamento volontario all’omicidio, passando per il rapimento.

Il legale di fiducia Patrizia Scalvi chiederà lo spegnimento dei forni al sostituto procuratore titolare dell’indagine. Questo per verificare che l’imprenditore non sia finito all’interno dei forni dove peraltro le temperature sono elevatissime.

In azienda sono continuati i sopralluoghi, per escludere l’eventuale presenza dell’imprenditore dove nessuno si aspetterebbe: sono stati ispezionati i tetti e le cabine dell’elettricità.