Sono 383 in Basilicata le imprese dell’artigianato della comunicazione

Le imprese della comunicazione lucane sono 240 ubicate in provincia di Potenza e 143 in quella di Matera. Un settore che resiste soprattutto grazie alla rivoluzione digitale che continua ad essere la “molla” della creazione di impresa. Al primo posto le attività professionali, scientifiche e tecniche (147) seguite da quelle di stampa e riproduzione di supporti registrati (124) e di servizi di informazione (63). A sostenerlo è Confartigianato che disegna l’identikit dei piccoli imprenditori dell’era digital. “Il Mezzogiorno con oltre 12.600 imprese di settore – commenta Rosa Gentile, vice presidente nazionale Confartigianato con delega al Mezzogiorno – registra un primato che supera persino il Nord-Est del Paese a testimonianza che quello della comunicazione (dall’editoria all’Ict, dai fotografi alle agenzie pubblicitarie) è un settore in cui spicca la presenza di piccole imprese espressione di abilità, personalizzazione, creatività, flessibilità di risposta alla domanda sempre più complessa e sofisticata che proviene dai consumatori e dalle altre imprese”.

Secondo il rapporto di Confartigianato, il 55,8% degli internauti italiani utilizza il web per informarsi e, a sorpresa, la media nazionale viene superata dagli over 75 con una quota del 66,9% dei ‘navigatori’ più anziani che legge on line news, giornali e periodici. L’uso del web per scaricare e leggere libri riguarda invece soltanto il 15,6% degli utenti di Internet. Un valore che sale al 21,9% per gli internauti tra 18 e 19 anni.

Il telefono cellulare è l’oggetto tecnologico più diffuso tra gli italiani: il 93,6% delle famiglie ne possiede almeno uno. Seguono il personal computer, a disposizione del 63,2% delle famiglie, il telefono cellulare connesso a Internet (54%), la macchina fotografica digitale (50,8%). Decisamente meno diffusi, anche se in crescita, gli e-book, in possesso del 6,8% delle famiglie

“Si tratta – rileva Gentile – di un comparto in rapida espansione che, nell’ultimo anno, ha visto aumentare del 13,5% il numero di imprese che si occupano di attività editoriali e del 4,6% quelle che producono software e offrono consulenza informatica”.

E la comunicazione on line batte quella su carta 4 a 1: nel 2014 le famiglie italiane hanno speso in telefoni, apparecchiature elettroniche e servizi telefonici 37,4 miliardi, vale a dire, in termini reali, il 256,8% in più rispetto ai 10,5 miliardi del 1995. Sempre lo scorso anno la spesa degli italiani in prodotti su carta (dai libri ai giornali, dalla stampa di vario tipo fino alla cancelleria) si è attestata a 8,6 miliardi, con un calo del 39,3% rispetto ai 14,2 miliardi del 1995.

Per Gentile “l’artigianato e le piccole imprese rappresentano i punti di forza del Mezzogiorno. Il Sud sta anche diventando un ‘laboratorio’ di nuove piccole imprese in settori trainanti: manifatturiero, alimentare, energie rinnovabili, Ict, turismo, smart city, trasporti, edilizia. In questi settori, l’artigianato nel Mezzogiorno conta 348.633 aziende, il 25,1% del totale delle imprese artigiane. Dunque quelle dell’artigianato e delle piccole imprese – sottolinea – sono potenzialità che vanno aiutate ad emergere con azioni di sostegno coerenti con le peculiarità del patrimonio imprenditoriale del Mezzogiorno”.