Allarme rosso in Sardegna per il ciclone, ad Olbia è esondato il Rio Siligheddu

La zona maggiormente colpita è quella di Isticadeddu, dove è bloccata via Vittorio Veneto. Diverse abitazioni sono state sgomberate. Si tratta delle zone colpite dall’alluvione del 2013.

“I cittadini non devono uscire da casa, abbiamo bisogno di svolgere le operazioni di assistenza e soccorso alle persone. Una volta che ci si mette in sicurezza nei piani alti, si rimanga a casa. Non si deve andare in giro a fotografare i canali, è pericoloso, dobbiamo attivare una sorta di coprifuoco”, è l’appello che il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, lancia alla popolazione.

Chiuso al traffico la strada statale 127, che collega Olbia a Tempio, dal km 6 al km 10. La 127 è la strada alternativa che collega i due ex capoluoghi della provincia.  Si registrano problemi alle linee elettrica e telefonica. Mentre i canali che attraversano la città ormai sono arrivati al limite e sono prossimi allo straripamento come, oltre al canale Siligheddu, il San Giovanni e l’Enas.

Molti i disagi, gli allagamenti di case e le strade chiuse al traffico in varie zone a causa di vere e proprie bombe d’acqua che hanno colpito a macchia di leopardo soprattutto nel nuorese, in Ogliastra, in Gallura e nel cagliaritano. In particolare a Torpè, che già nel 2013 era stata devastata dall’alluvione la pioggia è stata incessante per tutta la notte e l’acqua ha fatto saltare alcuni canali tombati e le strade sono state scoperchiate. I vigili del fuoco stanno cercando di ripulire dall’acqua una decina di abitazioni allagate nel centro del paese.

Problemi anche in Ogliastra, a Santa Maria Navarrese e Lotzorai molti gli scantinati allagati, acqua anche in alcuni alberghi e strutture ricettive. A Posada la pioggia battente durante la notte ha portato alla chiusura temporanea della Statale 125, Orientale Sarda, riaperta dopo alcune ore.

Meno disagi nel cagliaritano, colpito in prima battuta dal ciclone. Allagamenti si sono registrati nella zona di Capoterra e sulla statale 195 fra Pula e Sarroch, chiusa al traffico nel tardo pomeriggio di ieri e riaperta durante la notte. Proprio a causa del violentissimo nubifragio la Sarlux del Gruppo Saras ha attivato le procedure previste dal Piano di emergenza per piogge torrenziali.

L’unità “reforming” di Impianti Nord (ex Versalis) è stata fermata per l’intervento del sistema di protezione automatico, scattato a causa di un fulmine. Sono in corso i controlli per l’avviamento. Il resto del sito industriale, invece, è rimasto in marcia, senza inconvenienti. Piccoli allagamenti a Cagliari e a Carbonia. L’allerta non è ancora cessata. L’ultimo bollettino emesso dal centro dell’Arpas conferma la permanenza del ciclone sulla Sardegna. “Tuttavia l’attività temporalesca ha subito un rallentamento e sta interessando in maniera sparsa ma poco intensa diverse zone dell’Isola – ha spiegato l’Arpas -. Nel corso della giornata è previsto un nuovo aumento dell’attività temporalesca”. Attualmente continua a piovere in Gallura. Mentre sono in atto precipitazioni di minore intensità nell’area di Cagliari, del Campidano e del Sulcis.