I catalani hanno votato il sì all’indipendenza

La maggioranza dei seggi al Parlamento regionale della Catalogna va agli indipendentisti risultato che hanno definito un “forte mandato” per rivendicare la secessione. A rivendicarlo Arturo Mas, il governatore della regione autonoma, dopo il voto, che ha registrato l’affluenza record del 78% sul totale di 5,5 milioni di aventi diritto. I partiti secessionisti hanno ottenuto 72 seggi sul totale di 135 del Parlamento catalano.

Un duro colpo per il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, tre mesi prima delle elezioni generali. Il suo governo di centrodestra, che si è opposto ai tentativi di tenere un referendum sull’indipendenza, ha definito il piano dei separatisti “insensato” e promesso di fermarli in tribunale.

Il principale gruppo secessionista Junts per Si (Insieme per il sì) ha ottenuto 62 seggi, mentre il più piccolo partito di estrema sinistra Cud ne ha avuti altri 10, secondo i risultati ufficiali. Insieme hanno ricevuto il 47,8%. Entrambe le formazioni avevano preannunciato, prima del voto, che la vittoria avrebbe legittimato la proclamazione unilaterale dell’indipendenza entro 18 mesi. Parlando ai sostenitori in piazza nel centro di Barcellona, Mas ha detto che ora esiste “Un mandato democratico” per perseguire la secessione dalla Spagna.

Resta da vedere come procederà ora il nuovo parlamento catalano e quali concessioni tenterà di offrire il governo centrale per evitare strappi. Secondo i sondaggi la maggioranza dei catalani vorrebbe restare in Spagna se alla regione fossero offerti un regime fiscale più favorevole e leggi che proteggano meglio lingua e cultura locali.

Il Governo di Madrid, alla luce dei risultati, ha provato subito a tendere la mano ai vincitori. “Siamo pronti a collaborare con il prossimo governatore della Catalogna, restando nella cornice della legalità”, ha dichiarato il premier spagnolo Mariano Rajoy.