Roma, l’Europa arriva nei Municipi sì dall’Assemblea agli uffici locali

campidoglio torreI 15 Municipi di Roma avranno ciascuno un proprio sportello europeo. Gli “spazi Europa” – questa l’esatta denominazione – sono stati istituiti da una delibera, proposta dalla Commissione speciale Politiche Comunitarie e approvata a larga maggioranza dall’Assemblea Capitolina.

Ogni ufficio europeo municipale sarà dotato di proprio personale formato ad hoc e periodicamente aggiornato. Lavorerà in rete con il Dipartimento Sviluppo e Finanziamenti Europei, facendo da snodo tra le istanze e le idee che nascono sul territorio, il Dipartimento competente e gli altri settori dell’amministrazione capitolina.

I compiti assegnati dalla delibera istitutiva: ascoltare sistematicamente i bisogni del territorio; monitorare e analizzare i programmi europei per coglierne le opportunità in favore del contesto locale; promuovere propri progetti e supportare quelli avanzati dagli altri uffici municipali (sia in fase di redazione che di rendicontazione); sensibilizzare soggetti pubblici e del privato sociale sulle possibilità offerte dall’Unione e sui processi d’integrazione europea, puntando a valorizzare il partenariato pubblico-privato.

“Uno strumento per raccogliere input e dare informazioni”, spiega il consigliere Mino Dinoi, presidente della Commissione Politiche Comunitarie. “Un nuovo mezzo che aiuta a dare trasparenza al sistema e a portare avanti il processo organizzativo in tema di Europa”. E ancora, “un altro passo lungo il percorso in atto per recuperare anni di assenza in un settore fondamentale”. La prossima tappa sarà “la discussione del regolamento di Roma Capitale in materia di risorse europee”. Il regolamento, preannuncia Dinoi, “avvierà la fase operativa per non perdere nessuna occasione, si tratti di fondi diretti o strutturali”. Intanto l’Europa approda nei quartieri. “E’ il momento”, conclude Dinoi, “di mettere in campo un’azione di sistema, con progetti partecipati e condivisi”.