Partita la pedalata Milano-Roma per introdurre l’insegnamento dei diritti umani nelle scuole

Da Palazzo Marino è partita stamattina la ‘Pedalata longa per i diritti umani – In bici da Milano a Roma’, promossa dall’associazione Comitato diritti umani, che si concluderà il prossimo 29 settembre davanti a Montecitorio, a Roma. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Milano, nasce per sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica sul tema dei diritti umani.

Vittorio Barbanotti, coordinatore dell’associazione Comitato diritti umani, a bordo della sua bicicletta, in solitaria, attraverserà mezza Italia e farà sosta in 15 Comuni (Piacenza, Parma, Modena, Cavezzo, Reggio Emilia, Bologna, Vermio, Firenze, Livorno, Castagneto Carducci, Follonica, Grosseto, Montalto di Castro, Cerveteri e infine Roma). Qui incontrerà i rappresentanti delle Amministrazioni comunali che sottoscriveranno l’appello per l’introduzione dell’insegnamento dei Diritti Umani nelle scuole, che a Roma sarà consegnato ad un rappresentante del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Ad augurare ‘buon viaggio’ a Vittorio Barbanotti, questa mattina davanti a Palazzo Marino c’era la delegata del Sindaco alle Pari opportunità Francesca Zajczyk.

“Diritti umani e violenza alle donne – ha dichiarato la delegata del Sindaco alle Pari Opportunità Francesca Zajczyk – sono finora stati sempre considerati come problemi disgiunti, ora finalmente sempre più ci si rende conto che sono strettamente connessi e che devono essere affrontati nella loro complessità. La violenza contro le donne è un fenomeno che nella nostra società si sviluppa soprattutto dentro le mura domestiche. Molto spesso, però, le donne sono vittime di stupri e violenze durante le guerre e nei processi migratori, ovvero, quando, in situazioni di forte malessere sociale, si scatenano feroci soprusi, anche sui bambini”.

“Riteniamo necessario – ha spiegato Vittorio Barbanotti – introdurre l’insegnamento dei Diritti umani nelle scuole in modo tale che i ragazzi apprendano la cultura della non violenza, grazie alla quale possano acquisire gli strumenti più corretti per opporsi ai fenomeni di bullismo, di sfruttamento minorile e di maltrattamento verso le donne. Per questo motivo stiamo raccogliendo le firme per l’appello che presenteremo al MIUR.”