Ricordando Rudy Valentino domenica 23 agosto a Castellaneta

In occasione dell’89° anniversario della morte del mito del cinema muto Rodolfo Valentino, nato a Castellaneta il 5 maggio 1895 e morto a New York il 23 agosto 1926, la Fondazione Rodolfo Valentino di Castellaneta, nata con l’obiettivo di tutelare e valorizzare l’immagine e il nome di Rodolfo Valentino, organizza per domenica 23 agosto 2015 alle ore 21:00 presso l’Anfiteatro Comunale di Castellaneta, in collaborazione con l’associazione Uni.Com.Art. e il patrocinio del Comune di Castellaneta assessorato alla cultura e alla pubblica istruzione, il gran galà “Ricordando Rudy Valentino, omaggio al mito, all’attore e all’uomo”.

Durante la serata si esibirà la giovane Orchestra Terra di Puglia in un concerto con le più importanti colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del cinema; un omaggio per rilanciare l’immagine culturale e di valorizzare in maniera adeguata, la figura del primo divo del cinema italiano Rodolfo Valentino. L’Orchestra Terra di Puglia nasce nel luglio 2013 grazie all’intuizione di Raffaella Balestra, presidente dell’associazione Terra di Puglia, e di Cosimo Maraglino, direttore artistico dell’orchestra. Quelli dell’orchestra sono stati anni ricchi di eventi e concerti che gli hanno fatto acquisire notorietà e importanza in tutta la provincia di Taranto e fuori; ben 21 produzioni avvenute in meravigliose location come il Santuario della Madonna della Scala, San Benedetto, il teatro Comunale Nicola Resta a Massafra, la Chiesa Romanica di San Domenico a Taranto in occasione della manifestazione “I menestrelli di Dio”, ed ora l’Anfiteatro di Castellaneta per la Fondazione Rodolfo Valentino; in tutte queste occasioni l’orchestra ha proposto repertori diversi: da quelli liturgici, ai brani lirici (Verdi, Puccini e Mascagni), le canzoni tratte dalla grande tradizione leggera italiana, da Domenico Modugno a Lucio Dalla, fino alle melodie epiche delle colonne sonore di Hans Zimmer, Two staps from Hell ed Ennio Morricone. Tanti i successi conseguiti come il progetto teatrale “Il silenzio dei vivi”, spettacolo incentrato sul tema della shoah che attraverso le melodie suonate dall’orchestra hanno fatto emozionare per due serate una platea di ben 600 spettatori.

Insieme agli attori dell’associazione Il Ventaglio, ultima conquista in ordine di tempo è il primo posto assoluto conseguito, lo scorso 3 maggio, al concorso Symbola 2015 Città di Ginosa e il Premio della Critica al Concorso Internazionale Crisalide Città di Valentino a Castellaneta Marina il 2 agosto.

Durante la serata saranno proiettati filmati sulla vita di Rodolfo Valentino e sarà assegnato il Premio Stella dello Spettacolo Terra del Mito a Graziano Galatone, attore cantante interprete di numerosi musical, fra cui Febo in “Notre Dame De Paris” di Riccardo Cocciante, Cavaradossi in “Tosca amore disperato” di Lucio Dalla, d Renzo Tramaglino ne “I promessi sposi” su testi di Michele Guardì.

Ospite della serata l’attrice e presentatrice Nadia Carbone, protagonista di alcune fiction su Canale 5 come “Il giudice Mastrangelo 2” con Diego Abatantuono e Alessia Marcuzzi e “Mogli a pezzi” con Giuliana De Sio e Manuela Arcuri.

L’Evento, ad ingresso libero, si svolge in contemporanea con Valentino Memorial di Hollywood in occasione della celebrazioni del 89° anniversario della morte di Rodolfo Valentino presso il Memorial Park Cemetery di Los Angeles organizzate dalla rivista Rudolph Valentino Newsletter.

La notte del 23 agosto del 1926 Rodolfo Valentino il divo, moriva a soli 31 anni di peritonite, a seguito di una appendicite malcurata, e nasceva Rodolfo Valentino il mito. Si narra che ben trentacinque donne si tolsero la vita, quaranta si dissero incinta ed un fattorino del Ritz di Parigi fu trovato morto nel suo letto coperto da foto dell’attore. La morte di Valentino creò uno stato di isteria collettiva. I suoi funerali possono essere considerati il primo grande evento mediatico della storia del ‘900. Tutto il mondo pianse il giovane attore, uomini e donne. Il 24 agosto la folla incominciò a radunarsi davanti alla camera ardente in cui il divo giaceva in ricchi abiti, trucco e capelli impomatati, nella speranza di rendergli l’estremo saluto. Le vetrate della sala mortuaria vennero sfondate, colpendo un centinaio di persone. Occorsero ben due giorni per far passare il corteo funebre ed innumerevoli carri per sgombrare la zona da quintali di fiori spediti da tutto il mondo; ci fu persino una camicia nera con una corona recante la frase “da Benito”, che scortò il feretro per tutto il percorso fino al treno che lo avrebbe portato a Los Angeles. Ad ogni sosta del treno nella città intermedia, esplodevano manifestazioni d’isteria collettiva. Giunta alla meta, durante il servizio funebre il lavoro in ogni studio cinematografico della California fu interrotto per due minuti di raccoglimento. Le sue spoglie furono tumulate nella Corte degli Apostoli al Memorial Park Cemetery, nella tomba di famiglia gentilmente offerta dall’amica degli ultimi tempi. Nessuno aveva infatti pensato alla tomba che avrebbe accolto le spoglie del mito. Fu il tributo che forse Valentino avrebbe gradito di più. Da allora, tutti i giorni una dama vestita di nero, porta sulla sua tomba una rosa rossa; non si sa chi sia; lei lascia un fiore al fiore del cinema nascente. Qualcuno giustamente sottolinea come il fato vuole che la sua nascita corrisponda con la nascita del cinema, nel 1895, e che la sua morte nel 1926 alla fine del cinema muto, di cui lui fu la maggiore star maschile. Forse l’avvento del sonoro avrebbe smorzato l’alone di mistero del bel tenebroso, e Valentino non sarebbe più stato Valentino; ma l’uomo non ha avuto il tempo di saperlo, la sua vita come una cometa era passata veloce, illuminando la vecchia Hollywood del cinema di fortuna e dandole nuova vita, creando quella fabbrica dei sogni i cui miti regneranno incontrastati e fra questi la stella più luminosa, il mito Rodolfo Valentino.