Amandola, morto Padre Pietro Lavini il muratore di Dio

Si è spento presso la struttura Rsa dell’Ospedale di Amandola, a seguito di una crisi respiratoria. Padre Pietro Lavini aveva ricostruito l’antichissimo monastero benedettino di S. Leonardo al Volubrio, risalente all’undicesimo secolo. Il frate voleva riedificare il monastero dal 1965, quando era frate presso il Santuario dell’Ambro. Nel 1969 i figli del senatore Albertini, Elena e Leonardo, proprietari della struttura, gli donarono il rudere insieme ai soldi per il passaggio di proprietà. Il francescano che per voto non può avere beni, intestò la donazione al Monastero benedettino di Santa Vittoria in Matenano. Nel 1970 il comune di Montefortino approvò il progetto di ricostruzione della Chiesa di San Leonardo con il benestare della Sovraintendenza alle Belle Arti.

Il 24 maggio del 1971 Padre Pietro fece la scelta di trasferirsi come eremita nel luogo diroccato, ai 1128 metri di altitudine, sopra le sorgenti del fiume Tenna. Da allora non ha mai interrotto la sua opera di ricostruzione che ha portato alla restituzione del monastero ai suoi antichi splendori, anche grazie all’aiuto di molti benefattori e volontari. Aveva completato anche il campanile, restava nei suoi progetti la costruzione della propria sepoltura. Dopo il malore che lo aveva colpito il 20 novembre scorso, il ricovero d’urgenza all’Ospedale Torrette e la riabilitazione al Santo Stefano di Potenza Picena, era stato trasferito poco tempo fa nella RSA di Amandola dove riceveva continue visite dai tantissimi amici.

Padre Pietro sarà sepolto nella cappellina dei francescani di Potenza Picena, vicino al fratello Isidoro, ance lui francescano, scomparso il 31 luglio scorso.