Sequestrati in Libia, freedom for Gino, Salvo, Filippo e Fausto

I nostri connazionali rapiti sono dipendenti della società di costruzioni Bonatti. Da ambienti della ditta si è appreso che nessuno di loro è residente in provincia di Parma, dove ha sede l’azienda. Il silenzio sull’identità è stato concordato con la Farnesina per tutelare i quattro sequestrati.

Nel pomeriggio su Facebook è apparsa la foto di uno striscione con la scritta: “Freedom for Gino, Salvo, Filippo e Fausto”. Il cartello sarebbe stato esposto nel compound di Wafa, il centro della Libia dove opera la Bonatti.