Terracina, botte ai bambini due maestre allontanate dalla scuola

Eseguite due ordinanze di misure interdittive ad esercitare la professione di maestra d’asilo emesse dal Gip del Tribunale di Latina su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di due maestre che lavorano in una nota Scuola d’infanzia di Terracina. L’operazione “Iuppoter”, intitolata al Giove fanciullo, ha consentito di rendere inoffensive le destinatarie delle misure cautelari di 75 e 57 anni, entrambe dovranno rispondere dei reati di maltrattamenti verso minori a loro affidati per motivi di custodia ed istruzione. Le indagini sono partite dopo la segnalazione di una donna che ha raccontato di avere assistito ad atti di violenza sui piccoli frequentatori della Scuola: punizioni corporali e violenze verbali. La Squadra Anticrimine del Commissariato, in collaborazione con la Polizia scientifica, dopo l’autorizzazione del Gip, ha installato microspie e telecamere per intercettazioni audio-video ambientali all’interno degli ambienti dell’Istituto scolastico, dalle quali emergevano chiaramente le responsabilità delle indagate. All’interno della scuola è stato possibile filmare le percosse, le minacce e gli insulti, gli spintoni e gli strattonamenti che le due indagate effettuavano sui piccoli di età compresa tra i 3 ed i 6 anni. Durante la complessa attività d’indagine si è reso opportuno effettuare una controllo di Polizia Amministrativa presso l’asilo, al fine di acquisire importanti riscontri investigativi. Si rilevavano nella circostanza anche gravi anomalie di carattere strutturale, nonché carenze numeriche delle insegnanti in rapporto all’elevato numero degli iscritti, circa 60. Si è pertanto provveduto ad interessare altresì il Comando Provinciale dei VV.FF. di Latina che ha imposto alla struttura immediati adeguamenti. All’interno dell’istituto si constatava anche che una delle tre aule adibite alla frequenza dei bambini della scuola dell’infanzia, e precisamente la cosiddette “sezione primavera”, relativa ai bambini sotto i 3 anni, si presentava carente delle autorizzazioni previste dalla legge. In relazione ai fatti penalmente rilevanti accertati ed alla gravità degli stessi in relazione all’età delle piccole vittime, si decideva di procedere ad avanzare richieste di idonee misure cautelari tese ad interrompere l’attività criminosa. Nonostante l’applicazione delle misure cautelari notificate alle indagate, uniche responsabili dei maltrattamenti, l’asilo potrà continuare ad accogliere i numerosi bambini di cui si potranno prendere cura le altre insegnanti in relazione alle quali non sono emersi elementi di responsabilità.