Pisa, con la cultura si mangia

È stato presentato a Roma il rapporto “Io sono cultura” della Fondazione Symbola, che analizza il peso economico della cultura in Italia, suddivisa in 4 macro settori: industrie culturali propriamente dette (film, video, mass-media, videogiochi e software, musica, libri e stampa), industrie creative (architettura, comunicazione e branding, artigianato, design e produzione di stile), patrimonio storico-artistico architettonico (musei, biblioteche, archivi, siti archeologici e monumenti storici), e performing art e arti visive (rappresentazioni artistiche, divertimento, convegni e fiere).

Del totale della spesa dei turisti in Italia, 75,8 miliardi di euro nel 2014, il 37,3% (28,3 miliardi) è legato proprio alle industrie culturali. E al richiamo della cultura, della bellezza e della qualità sono con ogni probabilità legate le ottime performance nazionali nel turismo.

La provincia di Arezzo si conferma al primo posto in Italia sia per valore aggiunto, che per occupati legati alle industrie culturali (rispettivamente 9,3% e 10,8% del totale dell’economia). Nella classifica provinciale per incidenza del valore aggiunto del sistema produttivo culturale e creativo sul totale dell’economia, seguono Pesaro Urbino e Vicenza, attestate rispettivamente sulla soglia dell’8 e del 7,8%, Pordenone al 7,7% e Treviso e Roma, entrambe al 7,6%. Quindi Macerata con il 7,4%,  Milano al 7%, Pisa al 6,9%, Como idem.  Dal punto di vista dell’incidenza dell’occupazione del sistema produttivo culturale sul totale dell’economia, come anticipato, è sempre Arezzo la provincia con le migliori performance. Ma subito dopo troviamo Pesaro Urbino (9,3%),  Vicenza e Treviso  (entrambe al 9%), Pordenone (8,5%), Pisa e Macerata (entrambe con 8,3%). E poi ancora Firenze (8%), Como (7,8%) e Milano (7,6%).