Milano, residenze anziani del Comune. Coinvolgimento dei familiari e più assistenza
Cambiano i criteri di affidamento per le 5 Residenze sanitarie assistenziali e per gli annessi Centri diurni integrati di proprietà del Comune: i familiari dei degenti avranno voce in capitolo nell’organizzazione della vita quotidiana delle strutture e lo standard di assistenza sarà aumentato riservando più minuti (il 33% in più rispetto al minimo stabilito da Regione Lombardia) per persona a settimana. Saranno promossi progetti innovativi su Alzheimer e demenze e, per la fornitura dei pasti, i concessionari dovranno utilizzare i centri cucina all’interno delle strutture. Sono queste alcune delle novità approvate dall’Amministrazione comunale riguardo alle linee di indirizzo per la concessione, con procedura ad evidenza pubblica, del servizio di gestione delle 5 strutture (Famagosta, Ferrari, Gerosa Brichetto, Per Coniugi e Pindaro), che mettono a disposizione complessivamente 959 posti letto per la degenza, giorno e notte, di anziani gravemente non autosufficienti e 142 posti per il medesimo servizio, in regime semi residenziale, per 9 o 12 ore nell’arco della giornata. Il 70 per cento dei posti sarà destinato agli anziani seguiti dai Servizi sociali, il 30 per cento sarà dato in disponibilità al concessionario per il mercato privato. Il contratto di concessione degli attuali gestori scadrà il 30 giugno 2015.
“Con questa delibera – spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – diamo una svolta al sistema delle Rsa, perché diamo molta più centralità agli utenti che attraverso i familiari saranno finalmente riconosciuti e potranno esercitare un controllo periodico attraverso il rapporto con il Comune e l’Ente gestore. Si tratta di una richiesta dei cittadini a cui diamo finalmente soddisfazione. Inoltre sono accolte su via Pindaro le richieste riguanrdanti l’uso della cucina e si premieranno i progetti che contempleranno, su Alzheimer e demenze, innovazioni e attività. Cercheremo di fare delle Rsa delle case di vetro, trasparenti, aperte al territorio, vicine alle persone”.
Tante e significative le condizioni che il Comune porrà ai concessionari del servizio, tra cui: – il coinvolgimento dei familiari dei degenti nell’organizzazione della vita quotidiana della strutturaattraverso la relazione con il “comitato parenti”, di cui sarà richiesto il sostegno delle attività; – l’aumento a 1.200 minuti/settimana a persona dello standard di prestazione garantite, il 33% in più rispetto al minimo stabilito da Regione Lombardia (901 minuti /settimana a persona); – la promozione di progetti innovativi su Alzheimer e demenze; – la conoscenza della lingua italiana di tutti gli operatori ad un livello non inferiore ad A2 e l’impegno a fornire tempestiva formazione per i lavoratori con conoscenze linguistiche inferiori; – l’assunzione di almeno due operatori, per ciascuno dei 4 lotti in gara, di persone inserite nelle liste del Celav, il Centro di Mediazione al Lavoro.
Novità anche per quanto riguarda i pasti: permarrà l’obbligo, per la loro fornitura, di utilizzare il contratto di servizio con Milano Ristorazione ma, dove presenti – ed è il caso della struttura di via Pindaro – saranno obbligati ad allestire e utilizzare il centro cucina fino ad oggi mai usato. La concessione del servizio di gestione avrà una durata di 5 anni decorrenti dalla data di consegna delle strutture, prevedendo la facoltà per l’Amministrazone di una eventuale prosecuzione per un ulteriore anno al massimo. La procedura di gara sarà suddivisa in 4 lotti: Famagosta, Pindaro, Gerosa Brichetto, Ferrari e Per Coniugi (che sono in un unico lotto). La spesa complessiva presunta è di 77.830.061 euro (per 5 anni).
Al fine di garantire la continuità dei livelli di assistenza alle persone con fragilità ricoverate nelle 5 strutture, sarà esplicitato negli atti di gara l’obbligo per gli aggiudicatari di avviare le procedure sindacali per la massima tutela possibile dei livelli occupazionali e la garanzia dell’intero assorbimento di tutto il personale uscente, mantenendo la medesima impegnativa oraria e retributiva. Sarà prevista anche un’apposita clausola contrattuale a garanzia della continuità dei rapporti di lavoro del personale impiegato nelle 5 Rsa e nei 5 Cdi.