Milano, al Conservatorio proclamati i vincitori del Premio Letterario Galdus

Di convivialità e gusto, di passione e speranza ma anche di arte e parola si nutre lo spirito: così hanno interpretato il tema “Il cibo dell’anima” oltre 4000 studenti di scuole medie e superiori italiane con opere di prosa, poesia e arte per il Premio Letterario Galdus 2015 di cui sono stati nominati i vincitori al Conservatorio di Milano. Premiati i lavori più originali da tutta Italia.

“Il premio Galdus mostra quanto sia importante dare energia creativa al nostro impegno e sviluppare competenze che anche non sono collegate al nostro lavoro, sono comunque fondamentali per completare il nostro percorso come persone – ha detto Filippo Del Corno, assessore alla Cultura -. Questa è una delle iniziative di Milano Città del Libro ed è promossa da un gruppo di volontari. Dalla nostra città può partire un messaggio: per promuovere la lettura e la scrittura bisogna capire quanto è bello leggere e condividere il piacere di leggere, scrivere e conoscere. Investire nella conoscenza è la vera leva per uscire dalla crisi e rendere competitivo il nostro Paese”.

Diego Montrone, presidente Galdus, introduce alla conclusione della IX edizione. “Pensando al tema di quest’anno, dice Montrone, il mio augurio ai giovani è che non si sentano mai sazi. Perché, quanto più uno si avvicina alla cultura, tanto più desidera coltivare il proprio spirito con la stessa cura con la quale l’agricoltore coltiva il proprio campo. Forse è per questo che la parola cultura deriva dal mondo agricolo. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo del Premio Galdus 2015, momento di incontro tra i giovani e la cultura a Milano e in Italia”.

Premiati sul palco dalla giuria e dagli autori della rassegna culturale i ragazzi sono saliti sul palco per ritirare i premi offerti da Librerie Feltrinelli, Giunti, Bompiani, Mondadori Libri e Fondazione Mondadori. Precisa il poeta Franco Loi: “Il Premio Galdus offre un’occasione preziosa per educare, attraverso la scuola alla bellezza e al gusto per la vita, a essere uomini e cittadini. E’ inoltre l’occasione, per noi adulti per metterci in ascolto dei giovani e per i più giovani di essere ascoltati”.

Mariangela Giusti docente all’Università di Milano-Bicocca che si occupa di educazione interculturale e pedagogia inclusiva sottolinea che “E’ molto importante valorizzare e stimolare l’attività di scrittura nei ragazzi e negli adolescenti: la scrittura ha la capacità di fissare per sé stessi e per gli altri  alcuni momenti di concentrazione, di attenzione su ciò che accade, sui fatti della vita. Abituarsi a scrivere con interesse e con passione (senza dunque vedere la scrittura solamente come un obbligo scolastico imposto dall’alto) può davvero aiutare i ragazzi a radunare le esperienze in un fluire organico, a comprendere un po’ di più il significato di quel che accade. Nella preadolescenza e nell’adolescenza questi sono passaggi significativi per la crescita, per il diventare grandi”.